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 Ieri sera, nella comunità di Santa Rosa, si è vissuto il secondo momento del triduo per l’ordinazione sacerdotale di Gabriele Morello.

 

A celebrare la messa è stato don Antonio Bruno, parroco della cattedrale di Lecce, già viceparroco di Santa Rosa negli anni in cui Gabriele ancora ragazzo non lasciava per nulla intravedere i segni della chiamata di Dio. Don Antonio lo ha ricordato vivace, sempre pronto a dire la sua in ogni circostanza e ha manifestato la sua gioia e il suo stupore immaginando che tra poche ore se lo ritroverà inaspettatamente confratello nel sacerdozio.

Il parroco di Santa Rosa don Damiano Madaro, nel saluto iniziale, ha voluto sottolineare quanto sia importante la paternità spirituale nella vita di un prete: generano vocazioni alla vita sacerdotale e accompagnano i giovani nella crescita umana e ministeriale.

Alla fine della messa la benedizione del calice di don Gabriele che verrà usato durante l’ordinazione di domani. Un calice donato a Gabriele proprio dalla comunità di Santa Rosa, sua parrocchia sin dall’infanzia e che lo ha visto crescere nelle fede. Un calice rappresentante un giglio d’argento capovolto, il fiore simbolo di Sant’Antonio da Padova la cui ricorrenza cade proprio domani, giorno dell’ordinazione ma anche del compleanno di Gabriele. Simboli e segni che danno sempre più valore a questo cammino di preparazione che Santa Rosa, ma tutta la Chiesa di Lecce si appresta a vivere con gioia.

 

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