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Si è insediato con il primo incontro nel salone dell'episcopio, alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia, il nuovo Consiglio pastorale diocesano, composto dai rappresentati del clero e dei laici della nostra diocesi.

Il Consiglio pastorale è, infatti, l'organo rappresentativo per eccellenza del popolo di Dio che è nella diocesi, “segno e strumento di comunione e partecipazione del clero, dei religiosi e dei laici per lo studio, il discernimento e le proposte programmatiche riguardo alla missione e alle attività pastorali della Chiesa locale”, come specificato nell'articolo 1 dello Statuto dello stesso Consiglio, di cui è stata data integrale lettura a tutti i presenti.

L'incontro ha visto un intervento di apertura del vescovo, che ha insistito nel ribadire da un lato l'importanza di questo strumento per il confronto e la condivisione delle principali proposte pastorali della Chiesa di Lecce, e dall'altro lato come tutto il cammino di questa assemblea debba essere vissuto alla luce del criterio della sinodalità.

Convinzioni più volte espresse da mons. Seccia, il quale peraltro già nella lettera pastorale “Ascolta popolo mio” aveva avuto modo di ricordare come il Consiglio pastorale debba “diventare per la diocesi possibilità di ascolto della voce di tutti i suoi figli e del loro desiderio di vita evangelica ed ecclesiale” e come, al tempo stesso, esso debba avere “anche una grande attenzione al territorio con tutti i suoi bisogni e le sue aspettative riguardo alla comunità ecclesiale”.

Dopo la lettura del decreto arcivescovile di costituzione del Consiglio e di nomina dei consiglieri, suddivisi a loro volta in membri di diritto, membri eletti e membri nominati direttamente dal vescovo, è stato dato ampio spazio agli interventi dei nuovi consiglieri, dai quali è emerso un sentimento unanime di gratitudine per l'impegno del vescovo nel portare avanti una azione pastorale fondata sull'ascolto attento delle reali esigenze delle comunità parrocchiali e cittadine della diocesi, così come la volontà di impegnarsi a fondo per rendere il Consiglio il più funzionale possibile rispetto alle prerogative che lo Statuto gli assegna.

Il Consiglio, che è chiamato ad incontrarsi con cadenza trimestrale, si riunirà molto probabilmente ben prima della scadenza del primo trimestre, per iniziare a discutere e a condividere le proposte di cammino per il prossimo anno pastorale, anche mediante la costituzione di apposite commissioni interne cui sarà affidato lo studio di specifiche tematiche.  

Si allegano lo statuto e l’elenco dei membri del nuovo Consiglio pastorale diocesano appena insediato.

 

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