Sarà pure una coincidenza ma è quantomeno singolare che la firma della Carta dei servizi del Progetto Policoro della Chiesa di Lecce che sarà apposta domani dall’arcivescovo Michele Seccia, dai suoi collaboratori e dalla filiera sociale del territorio avvenga proprio nell’immediata vigilia della festa di Sant’Oronzo, cui è intitolato il fondo di garanzia per il lavoro ai giovani.
Domani, infatti, alle 17, nell’Episcopio di Piazza Duomo, verrà presentata e siglata la “Carta dei Servizi” del Progetto Policoro, un documento che sancisce la collaborazione tra l’arcidiocesi di Lecce e le realtà che in essa si riconoscono nel servizio verso il delicato tema dei giovani e del lavoro.
“Con la sigla della Carta dei Servizi - commenta l’arcivescovo Seccia - la Chiesa di Lecce, formalizza una missione già feconda e si impegna a offrire un servizio ancor più completo grazie al supporto della filiera di tutte le realtà firmatarie, nella concreta speranza di poter essere sempre più vicini come comunità cristiana alle necessità di tanti giovani che cercano di farsi strada seguendo la stella del proprio talento”.
Partecipano all’incontro i rappresentanti delle maggiori realtà della diocesi e della provincia (Cciaa, Confartigianato, Confcooperative, Azione cattolica, Cisl, Libera, Agesci, Banca Popolare Pugliese, Coldiretti, Rotary Club Lecce) che firmeranno congiuntamente con l’arcivescovo Michele Seccia il documento che intende trovare comuni sinergie per rafforzare l’azione complessiva della diocesi attraverso il Progetto Policoro, da sempre “rete di realtà” nello stile nella metodologia operativa.
Interverranno, oltre, ovviamente, all’arcivescovo di Lecce anche don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per il Problemi Sociali e il Lavoro (Cei) con delega al Progetto Policoro, mons. Antonio Panico, coordinatore regionale del Progetto Policoro della Puglia e i direttori diocesani degli uffici coordinati il Progetto: don Alessandro Mele (Pastorale giovanile), don Attilio Mesagne (Caritas), mons. Nicola Macculi (Pastorale sociale e del lavoro), oltre agli animatori di comunità (Chiara Caniato e Luca Potì), il tutor diocesano Emanuele Perlangèli, l’economo diocesano mons. Antonio Montinaro, il vicario episcopale per la Pastorale organica don Damiano Madaro e il referente dei “Gesti concreti” (attività lavorative nate dal Microcredito Sant’Oronzo), Pierpaolo De Carlo.
“È un bel segno - conclude - che questo atto formale venga sancito alla vigilia della festa patronale: non a caso il Microcredito per i giovani è intitolato a Sant’Oronzo. Si tratta di una scelta di speranza e di un gesto di fiducia della nostra Chiesa verso le tanto bistrattate, spesso maltrattate, nuove generazioni”.
Oggi, nella diocesi di Lecce, anche con l’aiuto del “Prestito della Speranza”, esistino e tuttora godono del sostegno e dell’accompagnamento della diocesi, oltre 20 aziende giovanili.