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Domani, 23 agosto, ultimo giorno dell’Undena in onore dei santi patroni della città e della diocesi di Lecce, Oronzo, Fortunato e Giusto, in duomo alle 20,30, il concerto-meditazione Usque ad effusionem sanguinis. Ingresso libero.

Si tratta dello stesso evento, organizzato dall’Associazione novolese “Nova Liber Ars” in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lecce e il patrocinio di alcuni Comuni della Provincia di Lecce lo scorso 15 giugno e che vide la presenza a Lecce di mons. Marco Frisina che, dirigendo il Coro diocesano, guidò anche le riflessioni alternandole ai brani da lui stesso composti.

Domani l’Arcidiocesi ha voluto concedere il bis al fine di meditare sul martirio del santo vescovo leccese, di cui quest’anno si celebra il 1950° anniversario.

Il concerto sarà ancora una volta tenuto dal Coro dell’arcidiocesi con gli interventi dei soprani Francesca Mazzeo, Stefania Patavia e Claudia Gaudino e sarà diretto dal maestro di cappella della cattedrale, Tonio Calabrese, il quale ha anche composto i testi delle meditazioni che, suddivise in sei quadri, narrano la storia del martirio di Oronzo. Suggestivi saranno i riferimenti e le analogie tra la fine cruenta del protovescovo e il dramma della Xylella - tema particolarmente a cuore dell’arcivescovo Michele Seccia -, il batterio killer che sta portando alla “morte” gli ulivi che fino a qualche anno fa rappresentavano il simbolo e la ricchezza della campagna salentina.

In allegato le riflessioni che domani si alterneranno all’esecuzione dei canti di Frisina.

 

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