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Ieri sera, nel Salone dell’episcopio a Lecce si è svolto con pieno successo l’evento “Attingiamo futuro alle nostre radici”. organizzato dal Movimento Culturale “Valori e Rinnovamento” e Art&Co Gallerie, col patrocinio del Comune di Lecce.

 

Wojtek Pankiewicz, presidente  di “Valori e Rinnovamento” ha sottolineato come il culto per Sant'Oronzo rappresenti il fattore identitario più profondo e importante della nostra comunità cittadina, la quale in particolare il 24, 25 e 26 agosto Lecce si unisce gioiosamente attorno al suo Santo patrono e come alimentare e valorizzare la pietà popolare per Sant’Oronzo consenta di attingere alla nostre radici,  facendoci ritrovare le ragioni della speranza e dell’impegno per costruire un futuro migliore.

Tiziano Giurin, gallerista, presidente di Art&Co ha annunciato l’ormai imminente inaugurazione a Lecce, in via 478° Fanteria, a due passi da Piazza Mazzini, della nuova sede di Art&Co, che sarà la più grande galleria privata d’Italia. Ha quindi fatto omaggio all’arcivescovo Michele Seccia di un dipinto su Sant’Oronzo dell’artista Angelo Savarè, famoso pittore e incisore, molte opere del quale sono presenti in Vaticano ed anche al Quirinale.

Ha fatto seguito l’intervento dell’arcivescovo metropolita, il quale, dopo aver ringraziato, ha evidenziato come  celebrare la festa del santo patrono sia per tutti noi leccesi un riscoprire le nostre radici. Non solo quelle della nostra fede ma anche e soprattutto quelle della nostra civiltà, della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Anche esse, infatti, affondano nel patrimonio di valori cristiani che i nostri padri hanno mantenuto vive affinché giungessero fino a noi. Il nostro impegno è quello di ravvivare la nostra fede legandola ancora di più all’eroismo del nostro patrono, trasmettendo questi valori ai più giovani.

Andrea Pino, studioso che cura Ave Orontii, la rubrica di Portalecce, la testata online diocesana, ha parlato sul tema: “La questione oronziana, storia del culto e prospettive future”, concludendo che la questione oronziana è in fondo una tematica davvero profonda. Per tal motivo va accostata con delicatezza e rispetto, senza la presunzione di esser giunti a risultati definitivi. Quello che si auspica perciò è la costituzione di un centro studi regionale che possa mettere in contatto le diverse realtà custodi della memoria del santo.

 

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