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C'è una grande e artistica lampada votiva che arde tutto l'anno ai piedi dell'altare di Sant'Oronzo in cattedrale. È alimentata dall'olio che ogni anno gli amministratori dei comuni della diocesi (a turno quelli di una delle vicarie) offrono nei giorni della festa patronale di Lecce e della diocesi.

 

Quest'anno le comunità impegnate ad offrire l'olio per la lampada perpetua erano quelle appartenenti ai comuni della vicaria di Squinzano, guidate dal vicario foraneo don Vincenzo Martella.
Ieri sera, secondo giorno di festeggiamenti in onore dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, in duomo durante la solenne eucaristia presieduta dall'arcivescovo Michele Seccia e concelebrata dai parroci delle rispettive comunità, don Benedetto Strumiello, mons. Nicola Macculi, mons. Vincenzo Marinaci, don Mattia Murra e don Luca Bisconti, erano presenti i sindaci Gianni Marra, Flavio Caretto, Giovanni Chirizzi (in rappresentanza del sindaco di Trepuzzi) e Pasquale Rizzo accompagnati dai presidenti dei Consigli comunali  dei comuni di Squinzano, Torchiarolo, Trepuzzi e San Pietro Vernotico.  In duomo, in segno di ospitalità, anche il vice sindaco di Lecce, Alessandro Delli Noci. I primi cittadini hanno offerto l'olio per la lampada che arderà davanti all'altare dei santi patroni della diocesi per tutto l'anno.

“Tutto dobbiamo presentare e offrire al Signore - ha rimarcato l'arcivescovo commentando il gesto simbolico dell'offerta dell'olio -, non solo (e lo facciamo stasera) per ringraziarlo dei doni che la terra ci offre ma soprattutto quando la natura, che a volte noi stessi maltrattiamo, si ribella. Ecco! Laddove non si riesce a trovare la soluzione a maggior ragione affidiamoci ai nostri santi patroni e alla benedizione di Dio, perché questo dramma che affligge gli alberi di ulivo possa essere superato”.

 

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