Ieri si è conclusa l’esperienza di quattro giovani della diocesi di Lecce, che, insieme a don Alessandro, hanno vissuto, ad Ostuni, tre giorni di esercizi spirituali, presso la Fraternità Monastica di Bose.
Tale iniziativa, rivolta a giovani da 18 anni, si è collocata alla fine di un anno in cui si è riflettuto sul tema dell’ascolto. I giovani, infatti, hanno riscoperto come l’ascolto della Parola di Dio può cambiare la vita di un cristiano. In modo particolare, il percorso proposto dai monaci, ha permesso ai giovani di apprendere come vivere la Lectio divina. I brani evangelici, diventati preghiera, sono stati tre: la parabola del seminatore (Mc 4); le tentazioni di Gesù (Lc 4) e l’episodio della donna adultera (Gv 8). Oltre a questi momenti di formazione, è stato importante condividere, durante le giornate, la vita del monastero, a partire dalla sveglia all’alba (ore 5,30), per condividere poi con loro i momenti di preghiera, di silenzio e di agape. I giovani in questi giorni hanno apprezzato l’accoglienza loro riservata ed hanno racchiuso in poche parole la sintesi dell’esperienza vissuta.
Secondo Francesca, si è trattata di "un'esperienza preziosa e necessaria”, perché " è fondamentale per ognuno di noi, imparare a lasciare tutto e tutti, per ritirarsi soli con Dio, mettersi in ascolto e poi riuscire a vivere l'intimità con Dio nel frastuono della quotidianità”. Matteo, invece, durante questi giorni ha ‘vissuto’ la Parola di Dio: “non una parola che si adatta alle mie esigenze e piena di divieti, bensì una Parola di Amore, che cerca nell’uomo la sua piena concretezza”. Infine, Matteo li ha definiti “giorni di spiritualità e di preghiera, attraverso l'ascolto della Parola di Dio e della Lectio, intervallati dai momenti di convivialità e di contemplazione della bellezza della Natura".
L’immagine che porto con me di questi giorni è quella di Gesù, che con un dito scrive per terra, episodio narrato nel Vangelo della giovane adultera di Giovanni, quasi volesse ricordare a ciascuno di noi che prima di giudicare l'altro è giusto sempre partire da sé stessi.