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Domani,  6 ottobre 2018 nel luogo dove mons. Cosmo Francesco Ruppi pose di proprie mani la prima pietra per la realizzazione della Fondazione Giovanni XXIII in Alberobello, sua città natale, in sua memoria sarà benedetta e inaugurata una statua in pietra dal maestro Valentino Palmisano che lo ritrae pastore tra gli uomini. Un ricordo di Giuseppe Giacovazzo, direttore della Fondazione.

“Quarant’anni fa, quando ero direttore dell ex Fondazione Gigante, l’allora consigliere e vice parroco don Cosmo Francesco Ruppi mi confidò un sogno: aprire un centro polivalente per anziani ad Alberobello.

Un bel sogno pensai ma quando mi chiese una mano a realizzarlo, quel sogno è diventato un obiettivo. Oggi è una realtà: la Fondazione Giovanni XXIII è un complesso residenziale che ospita 79 anziani e offre tutti i servizi necessari a garantire un dignitoso tenore di vita per chi è rimasto solo o ha bisogno di aiuto.

Per chi non ha conosciuto don Cosimo da vicino è difficile descrivere a parole la forza, la fede e la determinazione che trasmetteva in ogni sua parola e azione e la passione che lo ha portato a diventare Arcivescovo Metropolita di Lecce e presidente della Conferenza Episcopale Pugliese.

Ma Don Cosimo era anche giornalista, scrittore, insegnante e ideatore di opere, come la Fondazione Giovanni XXIII, che sono la sua autentica eredità spirituale. Lui mi diceva sempre: “Gli uomini finiscono, le opere rimangono” e “nelle opere noi non moriamo mai” aggiungo io. Così Don Cosmo Francesco Ruppi è vivo più che mai oggi, almeno nei cuori che lo hanno amato e e che lui ha illuminato e ispirato con una parola, un consiglio, un aiuto.

La statua di Valentino Palmisano che lo raffigura, collocata qui, nella sua opera, ha un doppio valore per me: è sia un ricordo, una testimonianza di un uomo che ha contribuito attivamente al benessere e alla dignità del prossimo ma anche un monito a rispettare la vita, a fare il proprio dovere, a mettersi al servizio degli altri e soprattutto a rimanere umili servitori di Cristo.

Questa statua, fortemente voluta dalla Fondazione, è fatta con la pietra con cui sono state realizzate le tante opere di mons. Ruppi e che, ne sono convinto, resisteranno all’oblio del tempo come un esempio tangibile che ciò che facciamo con amore in vita è destinato a rimanere.

Questo è il significato che mi piacerebbe trasmettere in un giorno così importante per la comunità e che ricorda un uomo giusto, buono, a servizio degli altri e che si fece prete per compiere meglio la volontà di Dio. E tanta è la gioia mia, di tutti gli operatori e degli anziani ospiti del nostro Centro di consegnare agli alberobellesi di oggi e di domani e a tutti i visitatori, questa testimonianza simbolica dell'amore e della dedizione di mons. Cosmo Francesco Ruppi che tanto ha voluto che nessuno rimanesse mai solo”.

*Direttore Fondazione Giovanni XXIII - Alberobello

 

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