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Domenica scorsa a Lecce è stata riaperta al culto la chiesa di Sant’Anna in via Libertini, splendida testimonianza del barocco leccese, dopo il completamento dei lavori di restauro voluti dall’amministrazione comunale, proprietaria del complesso monumentale, e finanziati dalla Regione Puglia.

A seguito di un accordo tra comune e diocesi, l’arcivescovo Michele Seccia ha concesso Sant’Anna quale sede delle celebrazioni in rito antico, finora ospitate in altre chiese del centro storico: mons. Seccia ha voluto così fissare un luogo dedicato ai fedeli che da oltre dieci anni a Lecce partecipano alla liturgia antica, affidati da circa un anno alle cure di un giovane sacerdote dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote.

Per l’occasione della riapertura, la messa solenne (con i ruoli liturgici di diacono e suddiacono) è stata celebrata da mons. Gilles Wach, priore generale dell’Istituto di Cristo Re, con l’assistenza di sacerdoti, diaconi e seminaristi.

Dopo anni di abbandono, sono risuonate - tra la cantoria e la navata - le melodie gregoriane, mentre sull’altare maggiore risplendeva nuovamente il magnifico tabernacolo dorato, tra candele e reliquiari; e l’incenso si innalzava sino alle grate del matroneo, ove era facile immaginare i volti fugaci delle claustrali che per secoli parteciparono a quelle identiche preghiere “Introibo ad altare Dei…”.      

 

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