Un argomento certamente complesso, ma purtroppo di forte attualità è rappresentato dai fenomeni di maltrattamento e di abusi di persone di minore età, alquanto fragili e vulnerabili.
La sua trattazione richiede competenze specifiche, per l’origine del fenomeno, la drammaticità dei fatti e gli interventi necessari per porre fine a questa grave forma di violazione dell’infanzia , per molti aspetti e in tanti contesti ancora sommersa.
La tutela dell’infanzia e il benessere dei bambini, dovere ed impegno responsabile degli adulti, dalle famiglie alle diverse agenzie educative, è l’argomento trattato in “Per la tutela dell’infanzia e delle persone vulnerabili” scritto a quattro mani dall'arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia e dall'insigne pedagogista leccese, il prof. Nicola Paparella, edito da Progedit, Bari.
“Abbiamo bisogno di parlare - si legge nell’introduzione - del benessere delle bambine e dei bambini, perché ci sta a cuore la loro salute fisica, morale e spirituale […] per farsi promotori della normalità perché siano accolti i bisogni effettivi dell’infanzia”.
Indicazione dei ‘rimedi per fronteggiare il disordine’ attraverso ‘una preventiva consapevolezza delle condizioni che producono l’ordine’. Una dettagliata indagine per il ben-essere fisico, psichico e sociale non può difatti prescindere dal riconoscimento dell’importanza della prevenzione, intesa come azione diretta a intervenire su comportamenti a rischio, attraverso l’osservazione attenta dei vari contesti relazionali.
Così come ha precisato Papa Benedetto XVI nella ‘Lettera alle diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione’ del 2008, citata nel testo, “La responsabilità è in primo luogo personale, ma c’è anche una responsabilità che condividiamo insieme, come cittadini di una stessa città e di una nazione, come membri della famiglia umana e, se siamo credenti, come figli di un unico Dio e membri della Chiesa”.
“Per la tutela dell’infanzia e delle persone vulnerabili” illustra quindi criteri, metodologie e obiettivi, indica percorsi di ricerca, presenta il modello strutturale Saipam, per iniziative di tutela e specifici criteri operativi per l’assunzione di una responsabilità che interpella ognuno di noi.
Formarsi per agire, per intuire e rispondere responsabilmente al grido di aiuto di persone piccole e fragili, per tutelarne la dignità e il diritto ad una vita senza abusi e violenze di ogni genere.
- M. Seccia, N. Paparella, Per la tutela dell’infanzia e delle persone vulnerabili, Progedit, Bari 2019.