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Non senza un filo d’emozione l’arcivescovo emerito Domenico D’Ambrosio ha celebrato, ieri sera, l’eucarestia in cattedrale in occasione del suo trentesimo anniversario di ordinazione episcopale, su incessante invito del pastore della Chiesa di Lecce, mons.Michele Seccia.

 

È bello ritrovarci, è giusto e doveroso, non per galateo, ma per ricordare un momento straordinario della grazia di Dio che ha chiamato ‘don Mimì’ ad esercitare un ministero speciale. Presenti qui, partecipi nella fede con il nostro fratello, in questa identità storica concreta che è l’arcidiocesi di Lecce”, afferma nel saluto di apertura mons. Seccia.

Affettuosa e commossa la risposta di mons. D’Ambrosio: “Con gioia e particolare trepidazione ho detto sì al pressante invito dell’arcivescovo Michele per vivere con voi questo dono. Ora insolita, giorno feriale! Non posso che dirvi grazie perché la vostra presenza rianima il legame che ho con voi. Vi penso sempre anche se non vi vedo. Non è semplice e non è facile, risuonano sofferenze, fatiche ma anche solitudine, ma come ho già precisato nella lettera di saluto alla Chiesa di Lecce: l’amore grande quand’è vero viene accatastato nel cuore”.

Segue l’invito di mons. Domenico D’Ambrosio a riconquistare nella frenesia della quotidianità spazi e luoghi di silenzio, per ritrovare ed ascoltare la voce di Dio: “Ho riconquistato la libertà dell’annuncio del Vangelo, libero da preoccupazioni che mi assediavano. Vi posso assicurare che mi sono garantito uno spazio e un tempo dove potrò ritrovarvi sempre, con le mani alzate nella preghiera”.

Si allega il testo integrale dell'omelia.

Servizio fotografico di Arturo Caprioli.

 

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