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È possibile ritrovarsi insieme in un tempo come questo, piccoli e grandi per compiere una pia pratica come quella della Via crucis?

 

Si, ma a patto che si tenga in conto la sensibilità di tutti. È lo scopo della Via crucis che trasmetteranno stasera dopo la messa delle 19 dell'arcivescovo Portalecce e Telerama.

Don Biagio Mandorino (direttore dell’Ufficio Musica Sacra dell’arcidiocesi di Otranto) ha voluto montare, utilizzando immagini tratte dal repertorio della devozione popolare, dipinti di autori più o meno celebri, fotogrammi di film e soprattutto - in questo tempo del coronavirus (per cui mons. Bruno Forte ha scritto questo testo) - dalla cronaca di ogni giorno che ci presenta uomini e donne provati dalla malattia e volontari che operano al loro servizio. Ma non solo. L’autore della Via crucis non ha escluso immagini molto forti di dolore e di strazio di tante popolazioni che, al di là dell’attuale pandemia, soffrono le tante  disgrazie causate dalla povertà e dalla guerra.

Insomma, un accostamento di icone. Icone di ieri e icone di oggi che non soddisfino la curiosità dell’occhio ma portino oltre il visibile. Rappresentazioni spirituali e di attualità estremamente drammatiche che ci fanno meditare concretamente e profondamente che la Passione del Cristo continua ancora oggi per salvare ancora l’uomo.

Le immagini e le icone sono accompagnate da un commento musicale curato dall’autore che si è servito di frammenti di colonne sonore di Ennio Morricone e Marco Frisina.

L’intento di unire la famiglia in preghiera, grazie alla tv in una forma nuova e straordinaria, sembra piuttosto riuscito.

 

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