La comunità ecclesiale leccese vive il 1° novembre con un intenso momento di festa per la presenza del cardinale Desirèe Tzaramasana, arcivescovo della diocesi malgascia di Antananarivo, del cardinale Salvatore De Giorgi, del nunzio apostolico in Madagascarmons. Paolo Gualtieri, nativo di Supersano.
L’arcivescovo metropolita mons. Michele Seccia accoglierà e saluterà ufficialmente gli ospiti, incrementando le già attive relazioni di fraterna comunione e la scelta di sviluppare ulteriormente la collaborazione per lo sviluppo di alcuni territori del Madagascar. Segno importante sarà la solenne concelebrazione che si svolgerà nel Centro sociale di via vecchia Carmiano.
Promotore della visita è l’intraprendente don Fernando Doria, il parroco leccese che, con le Suore Discepole del Sacro Cuore, sta realizzando numerose attività missionarie di fraternità, riuscendo a creare una fervida, generosa ed efficace rete di attenzione per l’Africa.
“Tutto è cominciato - racconta Don Fernando - con la scelta missionaria in Madagascar delle Suore discepole del Sacro Cuore, residenti nella loro Casa madre sulla via Lecce-Monteroni. Interessato all’esperienza delle religiose, iniziai a realizzare una serie di progetti, condivisi con molta gente”. Come quelli di potabilizzare l’acqua, di far andare a scuola i bambini con le biciclette anziché a piedi scalzi, di scavare pozzi d’acqua…
È stata poi creata una farmacia molto efficiente, forse una delle migliori di Nosy-Be, isola piccolissima con un tasso eccezionale di turismo internazionale e di imprenditori italiani che hanno investito lì con numerosi resort, pizzerie ristoranti, associazioni. C’è pure un centro di accoglienza dei bambini dei villaggi vicini, dove poter stare e giocare.
“Nel 2015, - confida ancora don Fernando – io stesso ho deciso di realizzare una casa chiamandola la Maison de Marie, a ricordo della mia mamma che aveva il nome della Madonna:, essere accolti. Con il denaro di mia madre, ho comperato un terreno di circa 1.500 metri quadri. Adesso è ben attrezzato e può pure ospitare convenientemente 6-7 persone per esperienze missionarie. Accanto alla Casa, che ho inaugurato quest’anno, c’è un terreno di circa 1.200 metri quadri, dove, d’accordo col vescovo di Ambanja mons. Rosario Vella e con il possibile finanziamento dell’ “Otto per mille” della Conferenza Episcopale italiana, si intende concretizzare il progetto realizzazione di tre scuole: una elementare nel villaggio di Dzamandzar, un liceo linguistico e una scuola dei mestieri, per coloro che non possono permettersi il “lusso” di accedere all’università”.
È la seconda volta che l’arcivescovo mons. Seccia incontra il cardinale Desirèe Tzaramasana, perché proprio nello scorso luglio, con la sensibilità che lo caratterizza riguardo alle missioni, egli ha compiuto una visita nell’isola malgascia con quattro sacerdoti e dieci laici.