#INSIEMENONOSTANTE non si ferma qui. Anche se da oggi è possibile partecipare alla messa e alle altre liturgie nelle chiese - sia pure osservando le regole di sicurezza sanitaria -, Portalecce e Telerama hanno deciso di continuare a trasmettere dalla cappella del seminario fino alla fine di maggio.
Era il 9 marzo 2020, pochi giorni dopo l'inizio del lockdown: fino a quel momento le prime dirette di Portalecce in tempo di Covid-19 erano state trasmesse dal duomo ma, in poche ore, regia mobile, telecamere mixer e mascherine furono montate in quello spazio liturgico che l'arcivescovo Seccia ha definito il “cuore della Chiesa di Lecce durante la pandemia”. E Portalecce? Come l'ha definita don Simone Renna, è divenuta la “cattedrale virtuale”, capace di contenere l'intera comunità diocesana e tenere tutti uniti intorno all'altare del Signore e al successore degli apostoli ogni domenica. #INSIEMENONOSTANTE, per dirla in breve.
Rimane ancora questo lo spirito e lo scopo dell'iniziativa che ci tiene “vicini” e in preghiera da ormai due mesi e mezzo e che anche Paolo Pagliaro, editore di Telerama, ha sposato in un batter di cornetta: la rete ammiraglia tra le tv del Salento è divenuta nostra partner per entrare nelle case e mantenere viva la fiamma della comunione ecclesiale attraverso l'incontro quotidiano con il Signore e grazie all'invocazione di Maria, la migliore mediatrice in circolazione per ottenere dalll'Eterno. Di tutto questo, l'arcivescovo e tutta la Chiesa di Lecce sono infinitamente grati a Telerama che spesso e volentieri, specie durante la Settimana Santa ma non solo, ha stravolto il proprio palinsesto, pur di offrire un servizio utile e prezioso.
Da oggi è cessato il lockdown liturgico e si potrà partecipare in chiesa alle celebrazioni comunitarie osservando regole ben precise per evitare un ritorno del contagio. Si potranno recuperare in presenza anche le messe in suffragio dei moltissimi defunti che per due mesi non hanno potuto ricever l'ultimo saluto ai piedi dell'altare illuminati dal cero pasquale: con #SCRITTINEICIELI, abbiamo tentato di superare anche questo limite ma ora sarà diverso.
Portalecce e Telerama non si fermano, dunque: hanno da rispettare almeno tre impegni presi con le persone che ogni giorno sui social e soprattutto in tv hanno recitato ogni giorno il rosario con noi e seguito da casa le messe, le adorazioni eucaristiche, la Lectio dell'arcivescovo. E da ultimo il ritiro del clero in modalità smart working e in trasmissione riservata che ha registrato la partecipazione in blocco, anche se a distanza, di quasi tutti i sacerdoti della diocesi.
Quali, dunque, gli impegni presi con il popolo di #INSIEMENONOSTANTE?
Primo, non lasciare soli coloro che, a prescindere, non possono uscire da casa per motivi diversi. Secondo, concludere il Tempo di Pasqua il 30 maggio sera con la Messa del Crisma in cattedrale. Terzo, concludere il mese mariano con le famiglie il 31 maggio, solennità di Pentecoste, con il rosario meditato guidato dall'arcivescovo nel chiostro dell'antico seminario e con l'ultima messa in diretta.
#MARIAVIENIACASAMIA, l'esperienza proposta dall'Ufficio diocesano per la famiglia e la vita, è stata, infatti, un'occasione ulteriore per incoraggiare la preghiera domestica attraverso il rosario quotidiano in diretta dalle case: concluderemo con una semplice recita comunitaria in presenza.
Finora, non è stato semplice. Ma è stato bello perché il servizio regala gioia e felicità. Dietro le quinte tanto impegno e tanta buona volontà, le virtù più evidenti di Antonio, Riccardo, Andrea, Emanuele, le suore dell'asilo Saraceno, i coniugi Sorrento e tutti i sacerdoti che si sono alternati nelle celebrazioni giornaliere. Tutti, compatti e disponibili, per portare a termine la missione. Fino al 31 maggio.