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Un lungo e caloroso applauso per l’arrivo, a San Giovanni Battista, del corpo di Marietta, proclamata santa da Pio XII nel 1950. Un piazzale gremito di fedeli, tanti i bambini, significativa la presenza degli ammalati per rendere omaggio a Santa Maria Goretti. Un’ordinata processione ha accompagnato le reliquie a San Massimiliano Kolbe, accolte, con commozione, dall’arcivescovo Michele Seccia.

Un evento fortemente voluto e sostenuto da don Antonio Murrone, per il significato della testimonianza di purezza e fedeltà al messaggio cristiano, di grande attualità all’indomani del Sinodo dei giovani.

La storia di Marietta ricorda una delle tante nostre pagine di cronaca nera, volti di donne e di minori vittime della violenza. Non è solo la storia di una bambina che ha saputo dire di no al ‘gioco’ dell’amore, ma è la storia di una ragazza semplice che “ha saputo custodire la sua verginità”, affermando i valori della  sacralità del corpo e della persona, sottolinea mons. Seccia. Un cammino sulla via della santità costruito sulla terra, la santità dei piccoli gesti, delle umiliazioni quotidiane , una “santità della porta accanto”, come scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica Gaudete et exultate. Una chiamata ad essere santi a cui tutti possiamo rispondere, “ognuno per la sua via”.

Stasera le reliquie sono state trasferite a Frigole nella parrocchia a lei dedicata. Domani alle 9 la celebrazione eucaristica presieduta da don Raffaele Bruno e alle 10 l’incontro con gli ammalati. Nel pomeriggio dopo l’adorazione eucaristica  i resti mortali della piccola santa prenderanno la via del ritorno per Nettuno.

 

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