La celebrazione vigiliare della solennità dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, patroni della città di Lecce e dell'intera arcidiocesi, presieduta dall'arcivescovo Michele Seccia e trasmessa in diretta su Portalecce e Telerama, ha visto ieri (25 agosto ndr) la partecipazione della vicaria di Vernole che, come da tradizione, ha offerto l'olio per i più bisognosi.
Nella sua omelia, il presule partendo dal brano evangelico giovanneo ha sottolineato la connotazione dell'atto liturgico quale evento di amore.
Ha detto: "ringraziamo il Signore perché ogni volta che celebriamo la messa, ci fa rivivere, in questo nostro cenacolo, l'esperienza del giovedì santo, una esperienza di amore, di servizio e di donazione".
Affinché il cristiano possa rendere fruttuosi i sacramenti occorre, però, che la grazia che da essi scaturisce venga tramutata in gesti che consentano di onorare e amare Cristo nel prossimo.
Continua Seccia: "in questa celebrazione, segno di amore grande del Signore, un gesto di devozione (l'offerta dell'olio per la lampada votiva), diviene segno di condivisione con i poveri, con i tanti provati dalla pandemia, con coloro che sono privi del necessario".
Nasce da qui la missionarietà del battezzato, quella capacità grande di saper essere vicino ai tanti martirii che l'uomo del nostro tempo vive e sopporta.
Osserva il vescovo: "il martirio che i nostri protettori hanno vissuto nel dono della vita, non si è fermato; tante donne, tanti uomini e bambini oggi vivono il martirio nella loro carne dilaniata, nel rifiuto che li rende invisibili, nel grido silenzioso che attende da noi un aiuto e che ci fa essere realmente cristiani, uomini che gioiscono con chi gioisce e piangono con chi piange".
Preghiera, dono e attenzione: tutto diviene sacrificio a Dio gradito ed evento che dona senso ad una festa che, almeno per una volta, fa andare ogni discepolo del Signore al cuore della propria fede.