Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota beneaugurale da uno dei seminaristi leccesi di teologia all’inizio del nuovo anno di formazione nel Seminario regionale di Molfetta.
Un anno formativo singolare è appena iniziato. Assieme ad altri giovani delle diocesi pugliesi, e non solo, anche noi, seminaristi della diocesi di Lecce, abbiamo nuovamente ripreso il cammino di discernimento e formazione nel seminario di Molfetta. Il nuovo anno riprende all’insegna delle necessarie regole da rispettare, per la tutela della nostra e altrui salute. La pandemia non ferma, però, l’opera che il Signore vorrà continuare a fare in noi, grazie anche all’aiuto del rettore, dei nostri educatori e dei padri spirituali.
Nei giorni trascorsi a Santa Cesarea Terme, l’arcivescovo ci ha ricordato tre aspetti che, nella vita del giovane in discernimento, devono avere una priorità indiscussa: la centralità dell’eucaristia, il continuo ascolto e confronto con la Parola di Dio e la necessaria disponibilità verso i fratelli, specie i più poveri. Ad inizio anno abbiamo, poi, ospitato mons. Cornacchia che ci ha ricordato che, come l’atleta paolino, dobbiamo “batterci” per Qualcuno, per non essere sopraffatti da forze contrarie.
Infine, anche il rettore, don Gianni Caliandro, dopo aver espresso la sua gioia per la ripresa della vita comunitaria ci ha invitato a puntare su quest’ultima come “cuore della formazione” e “palestra di relazioni”, luogo in cui si invera la dimensione umana, spirituale, pastorale e accademica. Ci permettiamo, ultimamente, di chiedere a tutti una preghiera perché possiamo seguire autenticamente il Signore, nella Chiesa, per i fratelli.