Il presbiterio diocesano insieme all’arcivescovo Michele Seccia è pronto a riprendere il suo cammino di formazione permanente, bruscamente interrotto dalla pandemia da Covid-19.
Anche per l’anno pastorale 2020-20201 che in questi giorni vede la sua luce di una lenta e benaugurante ripartenza, il clero leccese vivrà i ritiri del quarto venerdì di ogni mese, presso il centro “Le Sorgenti” sulla via Lecce-Novoli.
Le giornate di preghiera, ascolto, meditazione e condivisione saranno guidate da fr. Raffaele Ogliari, monaco della comunità di Bose in Ostuni e avranno inizio con l’esposizione solenne del Santissimo Sacramento e un congruo tempo di preghiera che si concluderà con la recita dell’ora terza presieduta dal vescovo; seguirà la proposta di riflessione dettata dal predicatore con un notevole spazio di silenzio e di interiorizzazione di quanto ricevuto.
Momento molto atteso dai presenti è la divisione in gruppi che permette alla Parola pregata e fatta propria di risuonare nell’assemblea e di diventare lievito di fraternità.
La giornata, che a causa del distanziamento sociale non potrà concludersi con il pranzo, avrà due appendici conclusive date dall’offerta di un ulteriore pensiero del predicatore e di alcune comunicazioni da parte dell’arcivescovo.
La Chiesa di Lecce, tuttavia, come ogni anno nel mese di novembre, sceglie di vivere gli esercizi spirituali riservati al clero diocesano: si svolgeranno dal 16 al 20 novembre presso l’Oasi “Santi martiri idruntini” di Santa Cesarea Terme, e saranno guidati dal gesuita Padre Virginio Spicacci.
Padre Spicacci, autore di diverse pubblicazioni di spiritualità e di pastorale, è il fondatore della Comunità della Buona Notizia, un’associazione di volontariato sorta negli anni ’80 a Milano per sua iniziativa. In questa comunità un gruppo di uomini e donne abbracciano stabilmente uno stile di vita evangelico, fondato sull’ascolto della Parola, la condivisione della vita ed il servizio. Intorno al nucleo dei membri permanenti della Comunità ruota un’intensa attività di evangelizzazione e di accoglienza, aperta a tutti coloro che desiderano compiere un’esperienza di fraternità e di solidarietà nel nome del Signore.
Due appuntamenti intensi, per il clero leccese, dunque, due modi di rendere attuale l’invito del Maestro: «venite in disparte e riposatevi un po’» (Mc 6,31).