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Mons. Pierino Liquori, insieme a mons. Marcello Semeraro (primo direttore) e a mons. Donato Negro,  è stato tra i primi professori dell’Istituto di scienze religiose di Lecce.

 

 

Dal 1985 ha insegnato Antropologia teologica e qualche anno dopo anche Sacramentaria, insegnamenti che ha portato avanti per lunghi anni fino al 2017. I suddetti corsi costituiscono la spina dorsale della cultura teologica. Mons. Liquori attraverso il suo costante e qualificato insegnamento ha formato intere generazioni di laici (donne e uomini) e di religiose. Fra il 2002 e il 2004 ha tenuto un corso speciale di spiritualità per le consacrate della nostra diocesi come vicario episcopale per la vita consacrata. L’esito di questo corso è stato sorprendente e per il numero di consacrate che vi hanno partecipato e per aver fatto emergere tanta sete di spiritualità non epidermica ma fondata teologicamente.

I primi anni di vita dell’Istituto, come Istituto di scienze religiose, sono stati determinanti per il futuro stesso di questa realtà diocesana, grazie alla presenza di un direttore dello spessore di mons. Semeraro, oggi prefetto della Congregazione per le cause dei santi, e per la collaborazione di docenti validi sul piano della competenza ma soprattutto fermamente convinti che scommettere sulla formazione teologica dei laici avrebbe portato la Chiesa di Lecce a essere in prima fila nell’attuazione del Concilio Vaticano II. Fra questi primi collaboratori è da annoverare anche don Pierino, che ininterrottamente, coniugando i suoi diversi e importanti impegni pastorali, ha mantenuto l’insegnamento dei due corsi anche da Vicario generale, lasciando un’impronta di serietà e di profondità negli alunni che si sono avvicendati.

Don Pierino è stato sempre consapevole che la cultura, per il cristiano, non è un qualcosa che si aggiunge alla fede ma un’esigenza della stessa fede, per essere fede incarnata. Sotto questo profilo, egli ha contribuito per lunghi anni a preparare, nell’Istituto, laici cristiani attrezzati a spendere competenza e passione per favorire, nella società civile, in particolare nella scuola di ogni ordine e grado, il dialogo fra fede e cultura, fede e scienza e favorire nei giovani la ricerca di “senso” della vita.
Dal 2017, l’Istituto di Lecce, superando tutte le tappe di valutazione messe in atto dalla Santa Sede e dalla Cei, è stato inserito nell’elenco degli Issr presenti nel territorio italiano, riconosciuti dallo Stato italiano, è diventato Issr metropolitano intitolato a don Tonino Bello. È l’Istituto, in Puglia, con più alunni ed è al servizio delle cinque diocesi della Metropolia di Lecce che proprio oggi compie quarant’anni dalla sua istituzine.
Il nuovo Istituto deve molto a don Pierino e non può che essere grato al Signore per avere avuto un tale maestro di vita e di dottrina.

 

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