Siamo grate alla redazione di Portalecce per averci offerto la possibilità di raccontare, se pur in breve, e, attraverso parole che sicuramente non potranno mai rendere l’intensità di una relazione vissuta per diciotto anni (e speriamo di viverla ancora per molti anni) con un sacerdote dalla statura spirituale come quella che caratterizza il nostro caro don Pierino.
Ciò che di lui ci ha colpito, sin dal primo istante in cui si è insediato nella comunità parrocchiale di San Lazzaro è stata sicuramente la sua serietà sacerdotale: uomo di preghiera, di ascolto profondo, di delicata carità: tutti aspetti che hanno caratterizzato il suo ministero sacerdotale; e come ogni uomo che vive di Cristo che rende liberi nello spirito , con noi, piccola comunità di consacrate, si è dimostrato, sin dall’inizio aperto, accogliente intessendo rapporti di profonda comunione spirituale.
Eh sì, don Pierino arricchito anche dalla grazia dello stato, che gli dava l’incarico di vicario per la vita consacrata, ha sempre avuto un profondo rispetto per noi, dandoci la possibilità di servire i fratelli in vari settori pastorali;
Siamo cresciute con lui, oserei dire, oltre che in età, soprattutto in sapienza e grazia; nutrirci ogni giorno della Parola del vangelo spezzata nella semplice, ma profonda omelia quotidiana è stato per noi un dono che il Signore ha voluto farci inaspettatamente e gratuitamente; si sa, quando si lascia il proprio paese di origine, i più cari affetti, in età giovanile, come è stato per noi, c è sempre un po’ il timore del nuovo, ma la sua discreta presenza, il suo accompagnamento spirituale, in momenti di inevitabili difficoltà, la sua preghiera, la sua sensibilità umana, la Parola spezzata ha permesso di superare tutto ciò e di poter ancora una volta rinsaldare rapporti di autentica carità fraterna tra noi.
Abbiamo trovato in lui l’abbraccio di un uomo di Dio; abbiamo trovato il sorriso, la comprensione profonda dei problemi, una comprensione che nasce dalla continua tensione alla santità personale mista all’esperienza di una vita di sacerdozio vissuto come missione e sacrificio per il bene delle anime e con amore per la Chiesa; non abbiamo mai trovato un giudizio e al contempo abbiamo trovato la fermezza e la lucidità dei confini della verità.
Non possiamo non rendere grazie al Signore per aver guardato la vita di questa porzione eletta del popolo di Dio, quale la chiesa parrocchiale di San Lazzaro dove viviamo e agiamo anche noi, per aver mostrato ancora una volta il suo volto misericordioso donandoci un sacerdote così unico e speciale come il nostro Parroco.
Ci piace concludere questo brevissimo articolo con un augurio espresso in una lettera scritta da un bambino della comunità parrocchiale e che sarà letto nei prossimi giorni durante i meritati festeggiamenti: “E ora… Si punta ai 75! Auguri don Pierino.
*Servi della sofferenza