Ricorre oggi il 65.mo anniversario del XV Congresso Eucaristico Nazionale che si celebrò solennemente a Lecce dal 29 aprile al 6 maggio 1956.
Ce ne dà testimonianza il video (GUARDA) che ha realizzato Arturo Caprioli raccogliendo e riproducendo in Mp4 le immagini più significative di un evento che resta scolpito nei ricordi e nelle emozioni di chi ha avuto la possibilità di parteciparvi.
Innumerevoli furono le presenze di porporati, arcivescovi, vescovi, presbiteri, ordini religiosi e organizzazioni laicali presenti in città e provenienti da tutta Italia. Il grande avvenimento fu coronato dallo splendido radiomessaggio che il 6 maggio, a conclusione del Congresso, trasmise a Lecce tramite Radio Vaticano, Papa Pio XII (LEGGI IL TESTO INTEGRALE).
Nelle parole del Pontefice sembra poter rivivere quell'insieme di aspirazioni, sentimenti e proponimenti dei cattolici leccesi, così impegnati nell'evangelizzare la città, nel custodirne le tradizioni religiose e nel dare nuovo slancio alla fede eucaristica e mariana del popolo salentino.
Il Papa infatti stimolava i fedeli leccesi a rinnovare la memoria del passato per proseguire nel cammino ecclesiale intrapreso e proponeva una mirabile comparazione tra le nobili chiese leccesi e le anime dei fedeli : ''La ridente e cara città di Lecce, che gode del patrocinio del suo amato Santo Oronzo, il cui nome è portato con onore da molti suoi figli, come dell'insigne compatrono, San Bernardino Realino, suo infaticabile apostolo, da Noi stessi elevato ai supremi onori degli altari, mantenga ed accresca la sua fama di città esemplarmente cristiana. E come le abili mani dei vostri artigiani sanno modellare nell'umile materia i devoti simulacri di santi e trarre dalla pietra stessa del vostro suolo i mirabili ricami che adornano i sacri edifici, così la grazia divina, cui offrite docili e malleabili le vostre anime, vi trasformerà ed arricchirà, secondo il modello di Cristo stesso, in uomini di cui la Chiesa possa dirsi orgogliosa''.
Questo orgoglio salentino venne descritto fin dall' inizio del discorso pontificio, in cui il Papa da Lecce inviava alla nazione italiana il suo personale messaggio di affetto e devozione all'Eucaristia: ''In questo vespro solenne di fede e di grazia, in cui voi, diletti figli accorsi da ogni regione d'Italia nella nobile e ridente città di Lecce, volete gareggiare con le schiere angeliche nell'offrire a Gesù Eucaristico il supremo trionfo dell'adorazione e dell'omaggio, noi non avremmo potuto non accogliere il vostro desiderio di una nostra parola, quasi per suggellare in qualche modo gli splendori del XV Congresso Eucaristico Nazionale con la testimonianza della nostra venerazione e del nostro amore''.
Lecce fu veramente, in quei giorni, un trionfo di luci, candore e splendore e la Chiesa italiana tutta potette ammirare la devozione della sua gente, la calorosa accoglienza e la fede autentica, testimoniata con cordialità e vivificata da autentico spirito di preghiera.