Mercoledì 19 maggio ricorre il 25° anniversario della morte di don Pasquale De Luca, parroco a San Guido, uomo di Dio, sacerdote santo a servizio della Chiesa che ha servito con dedizione e passione per tutta la sua vita.
Mosse i suoi primi passi nel popolare e complesso quartiere di San Guido come viceparroco al fianco di don Antonio Giancane al quale deve molto come modello, amico e padre nel ministero. Molti ancora lo ricordano con gratitudine e affetto per la forza del suo carattere, l'amabilità nel dialogo, la risolutezza nella guida, la dedizione verso i bambini e gli ultimi del quartiere San Guido.
Pregheremo per lui nella Messa del 19 maggio (diretta sulla pagina Fb di Portalecce) nella consapevolezza che si rinsalderanno nella comunione dei santi quei vincoli umani e cristiani che il battesimo esige e lascia in noi come carattere indelebile.
Il ricordo di don Pasquale è per tutti occasione propizia per scrutare i nostri pensieri e rinsaldare le nostre motivazioni di vita cristiana radicati e fondati in Cristo Gesù. La memoria in occasione del 25° dal suo ritorno nella casa del Padre non vuole essere un obbligo dettato dalla circostanza ma occasione per riportarlo tra noi secondo lo stile che deve caratterizzare ogni cristiano, nella memoria l'impegno, nel ricordo lo sforzo di imitarne l'esempio, nella preghiera l'intercessione, nella nostalgia la promessa di continuare quanto lui nella sua vita di sacerdote ha trasmesso. Nel libro del Siracide cap. 44, si legge: “Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione”. Il Siracide ci dice chi sono questi uomini mettendo in evidenza le caratteristiche: “Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza; consiglieri per la loro intelligenza e annunziatori nelle profezie. Capi del popolo con le loro decisioni e con l'intelligenza della sapienza popolare; saggi discorsi erano nel loro insegnamento. Inventori di melodie musicali e compositori di canti poetici. Uomini ricchi dotati di forza”.
Il Siracide ci racconta di uomini in cui il Signore ha profuso la sua gloria e attraverso cui il Signore si rendeva presente nella storia. Questi uomini sono ricordati per le loro virtù umane e per la loro capacità di essere testimoni del trascendente tra gli uomini e per gli uomini.
Se in una parola volessimo fare l'elogio di don Pasquale nessuna potrebbe essere più calzante di “padre spirituale”, intendo con questa una persona che con la vita e la parola, nella preghiera e con il sacrificio trasmesso l’amore per Dio, per la sua Chiesa, per la carità, per la conoscenza interiore di se stessi.
Difficile raccontare in così poche righe una vita e ancor più è difficile riferire del ministero di un prete, sono tante le cose che rimangono custodite nel silenzio e nel nascondimento e solo il Signore che vede nel segreto è capace di comprendere in pienezza, e chissà quanti segreti don Pasquale ha portato con sé davanti alla misericordia di Dio, nel suo cuore fatto di rispetto e riservatezza.
Chi ha veramente conosciuto don Pasquale sa quanto inopportuno sia approfittare del silenzio che la morte impone, per tessere elogi che, da vivo, egli avrebbe rifiutato con dignitosa fermezza.
Pensando a lui allora sarà "sufficiente" fare l’elogio del prete comune, di quartiere comune, tra persone comuni, quello che vive con dedizione esemplare il quotidiano, nello sforzo continuo di essere coerente con la propria vocazione che poi è il vero segreto per la santità.
Mercoledì 19 maggio alle 19 la messa e un video-ricordo sulla figura di don Pasquale saranno trasmessi in diretta Fb da Portalecce tv.
*parroco di San Guido in Lecce