Nella splendida cornice barocca della cattedrale di Lecce, la Fondazione "Casa della Carità" presenta la nascente Accademia della Carità: appuntamento domani 18 giugno alle 19,30.
Scopo di tale evento è far comprendere a quanti si avvicinano a questa importante istituzione caritativa di non essere soli.
La missione quotidiana che nasce nascente accademia si prefigge è infatti quella di mettersi al servizio dell’altro ascoltandone i suoi bisogni più profondi e, a prescindere dalle difficoltà che la vita può porre, ricostruire un percorso per ritornare a sognare e a riappropriarsi del proprio posto nella società.
Il progetto - diretto dal regista e sceneggiatore leccese Alessandro Valenti - in questi giorni vede i suoi primi passi e ha come protagonisti gli indigenti della città ed in particolare gli ospiti che quotidianamente popolano la Casa della Carità di Lecce, con le loro capacità, attitudini e passioni e, soprattutto, con la loro voglia di rimettersi in gioco.
“Il nostro impegno, oggi, è quello di porre la relazione al centro del progetto e muovere le coscienze di tutti per realizzare un grande sogno: far diventare protagonisti dei cambiamenti sociali chiunque oggi vive ai margini” dichiara Valenti.
Nondimeno lo spazio è destinato anche a tutti i cittadini che potranno beneficiare di percorsi di riflessione sociale, in un clima di fraternità condivisa ed attiva.
In sintesi, l’Accademia si rivolge a soggetti in grave emarginazione sociale, senza dimora, senza fissa dimora, clochard, immigrati, ex detenuti, soggetti con disabilità, soggetti in povertà estrema; giovani, studenti universitari, cittadini tutti, bambini e famiglie.
Nel corso dell’incontro gli ospiti delle cinque strutture-satellite della Casa, coloro che hanno vissuto il percorso di accompagnamento, trasmetteranno le loro testimonianze, portando a conoscenza i partecipanti circa il vasto mondo dell’azione caritativa della Fondazione che, soprattutto dalla crisi pandemica, ha incanalato tutte le sue risorse verso la strategia sociale dell’housing.
In un comunicato diffuso dalla Fondazione, la coordinatrice della Casa della Carità, Simona Abate così afferma: "l’autonomia abitativa realizzata nel social housing, congiunta al supporto culturale offerto dall’accademia della carità, emancipa la dignità dei senza fissa dimora che si ricentrano, con fiducia e convinzione, nella loro storia personale".
Pionieri della carità e braccia tese della Chiesa di Lecce sono il diacono Mario Renna, la dott.ssa Paola Rizzo, l’avv. Pablo Allegro, e lo psicologo Davide Mancino, il consiglio di Fondazione e i tanti volontari dal cuore grande.
A rafforzare la rete della fondazione, al termine dell’incontro sarà siglato il protocollo di collaborazione con l’Azione cattolica diocesana così da voler simboleggiare l’importanza della sinergia nel mondo di un volontariato orientato all’ascolto delle problematiche sociali più gravi.
"Ogni volta che avere fatto una cosa sola ad uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatta a me" (cfr. Mt 25): con questo auspicio la Chiesa di Lecce e il suo pastore, l'arcivescovo Michele Seccia fanno della carità il canale privilegiato attraverso cui servire Cristo nei tanti tabernacoli che oggi, custodendolo, lo portano tra gli uomini.
L’evento verrà trasmesso in diretta su Portalecce (Fb e sito) e Telesalento (ch 73).