Un incontro cordiale e sereno nel segno dell’unica fede e della fratellanza ecumenica che a distanza di secoli oggi tiene uniti cattolici e ortodossi.
Il metropolita ortodosso d’Italia, Policarpo Stavropoulos - insediatosi da pochi mesi dopo la scomparsa del suo predecessore, Zervos Gennadios - è stato accolto nell’episcopio di Piazza Duomo dall'arcivescovo di Lecce, Michele Seccia. Pochi minuti per confermare lo sforzo dell’unità e per avvalorare la comune appartenenza al Regno di Dio. L’arcivescovo Seccia si è anche impegnato a individuare un’adeguata e più stabile soluzione al problema della chiesa da destinare al culto ortodosso in conseguenza della imminente chiusura per restauro della chiesa di Santa Elisabetta, attuale sede temporanea cui la comunità greco-ortodossa leccese si era trasferita in seguito alla chiusura della chiesa di San Nicola (ex chiesa del Bambino in via A. Grandi). Il metropolita era accompagnato dal protopresbitero Giovanni Giannoccolo e dalla marchesa Isabelle Bernardini. Hanno preso parte all’incontro anche il vicario generale mons. Luigi Manca, il vicario per l’economia mons. Antonio Montinaro e il direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, mons. Carlo Santoro.
Si è trattato di un incontro che ha anticipato la veglia ecumenica che stasera alle 18,30 li rivedrà insieme, uno accanto all’altro (a loro si unirà anche la Pastora della Chiesa Pentecostale - CEVI, Giusi Santacesaria) presso il monastero delle Clarisse per pregare per la “Salvaguardia del Creato” e riflettere sul tema della Giornata di quest’anno, "Camminare in una vita nuova" (Rm 6,4).
Promotori dell’incontro di stasera sono gli Uffici diocesani per l'ecumenismo e per la pastorale sociale e del lavoro, l'Azione cattolica diocesana e la Comunità monastica delle Sorelle Povere di Santa Chiara.
Ieri sera, intanto, il metropolita ortodosso Stavropoulos, invitato a Lecce dalla comunità ellenica per celebrare il bicentenario della rivoluzione panellenica del 1821 contro l’Impero Ottomano per la liberazione della Grecia, nella chiesa di Sant’Irene, su iniziativa della parrocchia ortodossa leccese e della stessa Chiesa locale, alla presenza di mons. Seccia, ha officiato un solenne Mnymòsino in suffragio delle anime dei caduti durante la guerra di liberazione.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli.