Conosco Antonio da quando avevamo appena tre anni. Abbiamo vissuto insieme innumerevoli esperienze, felici e tristi, condividendo il percorso scolastico dalla scuola dell’infanzia fino al liceo.
Antonio è come un fratello per me. Ho visto crescere in lui, giorno dopo giorno, la fede nei confronti del suo amato Crocifisso e ho visto sbocciare la sua vocazione sin dal catechismo. Ho cercato di essere presente tutti i giorni più importanti di questo suo percorso. C’ero il primo giorno di seminario minore insieme ad altri amici e ho festeggiato con lui i suoi passi verso il suo “sì” più grande che è ormai imminente.
Antonio è stato un punto di riferimento costante nella mia vita e in quella di tutta la mia famiglia. Ogni passo importante delle nostre vite è stato in qualche modo vissuto “cuore a cuore”. La Provvidenza ha voluto che il giorno della sua ammissione agli ordini sacri accadesse il giorno prima della mia laurea triennale.
È stato un privilegio per me essere un testimone diretto della sua missione. Ho ammirato con i miei occhi tutte le volte che negli anni tante persone hanno trovato in lui orecchie pronte all’ascolto e un cuore grande disposto a farsi prossimo. Nei suoi occhi, nelle sue mani e nella sua “pancia” si possono vedere i segni di quell’Amore infinito che viene da Dio e che lui, sono sicuro, è pronto a donare ad ogni persona che incontrerà nel suo cammino.
Vorrei che Antonio sapesse che, ogni volta che vorrà, troverà un amico fraterno per un abbraccio e io so che per tutta la vita avrò un santo sacerdote che custodirà i miei sogni più grandi.