Un giovane è sempre una ricchezza e un dono per una comunità. Parlo per esperienza personale e pastorale: quando in una comunità parrocchiale abbiamo il dono di avere dei giovani noi adulti siamo continuamente stimolati dalla loro presenza, vivacità, freschezza.
I giovani coltivano nel cuore attese e sogni grandi per la loro vita, per il loro futuro carico di speranza. Se li amiamo, noi adulti sappiamo metterci accanto e accettiamo di condividere le loro attese più profonde che hanno il sapore di una vita piena. Se poi un giovane ha scelto di offrire la propria vita, come don Antonio De Nanni, al Signore per il bene dei fratelli questo è un dono ancora più grande.
Mi vengono in mente le parole di Gesù: «la messe è molta, ma gli orerai pochi. Pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe». Don Antonio è già un dono del Signore per la nostra comunità di Torchiarolo perché porta con sé l'entusiasmo della sua giovane età e soprattutto la convinzione di aver creduto all'Amore che lo ha scelto e oggi lo ha inviato nella nostra comunità.
Credo che il suo arrivo in mezzo e noi sia particolarmente preziosa per una comunità che ama i giovani, vuole star loro vicina, accompagnarli nella loro crescita umana.
Un giovane prete è segno di una presenza amica e benevola che sa donare vicinanza, comprensione ed incoraggiamento ai giovani, i quali più che di moralismi hanno bisogno di guardare con fiducia ed ottimismo alla vita.
Don Antonio lo vedo già come un giovane prete vicino a tutti. Ha già dato prova di attenzione e sensibilità verso anziani, ammalati, adulti. La comunità lo vive già come un giovane prete che appartiene a tutti e che si sente di tutti.
Da parte mia gli auguri più sinceri al caro don Antonio, perché sia un operaio umile e operoso nella vigna del Signore.
Certamente il Signore lo saprà ricompensare donandogli la vera gioia che viene da Lui.
*parroco di Torchiarolo