0
0
0
s2sdefault

Il periodo d’Avvento, appena cominciato, vede organisti e scholae cantorum impegnati nella preparazione dei canti per il Natale. Continuando il discorso già iniziato, vogliamo offrire qualche suggerimento circa il canto d’ingresso per questo tempo così ricco di celebrazioni.

 

 

Esso, infatti, comprende la messa della Vigilia del Natale (la sera del 24 dicembre, o prima o dopo i Primi Vespri); le tre messe del giorno di Natale (nella notte, all’aurora, nel giorno); la domenica fra l’Ottava del Natale, nella quale si celebra la Sacra Famiglia; il 1° gennaio, Ottava del Natale, nel quale si celebra la solennità di Maria Madre di Dio e si commemora anche l’imposizione del SS.mo Nome di Gesù; la II domenica dopo il Natale (tra il 2 e il 5 gennaio); l’Epifania del Signore (6 gennaio); la festa del Battesimo di Gesù (la domenica dopo il 6 gennaio).

Come già detto, la scelta del canto d’ingresso può essere tra l’antifona con il salmo, quale si trova nel Graduale Romanum o nel Graduale simplex oppure un altro canto adatto all’azione sacra, al carattere del giorno o del Tempo, scelto preferibilmente dal Repertorio Nazionale di canti per la liturgia.

  • Una prima opzione è l’esecuzione delle antifone del Graduale Romanum (1974): Hodie scietis per la messa della Vigilia; Dominus dixit ad me per la Messa nella notte; Lux fulgebit per la Messa dell’aurora; Puer natus est per la Messa del giorno; Deus in loco sancto suo per la festa della Santa Famiglia; Salve, sancta Parens per la solennità della Madre di Dio; Dum medium silentium per la II domenica dopo il Natale; Ecce advenit per l’Epifania; Dilexisti iustitiam per la festa del Battesimo di Gesù.
  • Un’alternativa più semplice è l’intonazione di una sola antifona per le diverse celebrazioni, che potrebbe essere quella della messa del giorno di Natale (Puer natus est).
  • Un’altra possibilità è l’esecuzione di canti in lingua italiana che richiamano le antifone o rispondono al carattere del giorno, attinti dal Repertorio Nazionale di canti per la liturgia (che, a dire il vero, è un po’ povero di canti per il tempo di Natale): O tu che dormi, destati! (n. 71) per la messa della Vigilia; Oggi si compie (n. 72) e Notte di luce (n. 70) per la messa nella notte e dell’aurora; Per noi è nato (n. 73) per la messa del giorno; A Betlemme di Giudea (n. 65) per la festa della Santa Famiglia; Gioisci, piena di grazia (n. 215) per la solennità della Madre di Dio; Notte di luce (n. 70) per la II domenica dopo il Natale; È nato un bimbo in Betlehem (n. 67) per l’Epifania; Bambino mite e debole (n. 66) per la festa del Battesimo di Gesù.
  • Il Repertorio propone poi altri canti che possono ben adattarsi alle diverse celebrazioni: Gloria in cielo (n. 68), Gloria in cielo e pace (n. 69) tratto dal Laudario di Cortona (XIII secolo) e Venite, fedeli (n. 76) antica e celebre melodia trascritta nel XVIII secolo da John Francis Wade.
  • Non è esclusa poi l’esecuzione di qualche brano di polifonia sacra rispondente allo spirito dell’azione liturgica (cf. Ordinamento generale del Messale Romano, n. 41 e Sacrosanctum Concilium, n. 116).
  • Bisogna, invece, fare particolare attenzione nella scelta di quei canti, provenienti da varie tradizioni internazionali, che pur avendo a che fare con il mistero del Natale, meglio si adattano ai concerti che alle celebrazioni liturgiche.

                                                                                                                                                                                     *Responsabile Ufficio diocesano musica sacra

 

Forum Famiglie Puglia