Oggi è un giorno di festa per la Chiesa di Lecce: don Ugo De Blasi è stato dichiarato Venerabile dal Santo Padre Francesco.
La notizia era nell’aria da qualche tempo. Lo stesso card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, che ha conosciuto don Ugo e del quale, da giovane prete è stato anche confratello e figlio della stessa Chiesa di Lecce, intervenendo nella basilica del Rosario lo scorso mese di maggio (LEGGI) aveva riferito del parere favorevole che la commissione teologica aveva dato in merito alla proclamazione della venerabilità del sacerdote leccese che, dopo aver servito fedelmente il Signore, fu trovato morto mentre pregava all'interno della basilica.
Oggi, durante l’udienza concessa al card. Semeraro, Papa Francesco lo ha ha autorizzato a promulgare anche il Decreto riguardanto le virtù eroiche del Servo di Dio Ugo De Blasi, sacerdote diocesano; nato il 13 settembre 1918 a Lecce e ivi morto il 6 febbraio 1982. Ne ha dato notizia pochi minuti fa il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede.
“Gioia per l'annuncio, ammirazione per don Ugo e preghiera perché il suo esempio rimanga per sempre scolpito nel cuore del Clero e del popolo leccese”. Sono queste le prime parole dell’arcivescovo Michele Seccia non appena ricevuta la bellissima notizia. Lo stesso Seccia ha disposto che stasera alle 20 suoneranno a festa le campane di tutte le chiese della diocesi e ha invitato i sacerdoti a darne notizia in tutte le messe della IV domenica d'Avvento..
Dopo aver ricevuto la formazione cristiana prima in famiglia e poi presso le Suore d’Ivrea di Lecce, Ugo De Blasi nell’ottobre 1928 entrò nel seminario diocesano, trasferendosi, nel 1934, nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta, dove frequentò il corso liceale e quello teologico.
Ordinato sacerdote domenica 20 luglio 1941 dal vescovo mons. Alberto Costa nella cattedrale di Lecce, fu posto a guida della associazione giovanile “Mons. Zola” della parrocchia di San Giovanni Battista al Rosario, di cui fu vice parroco dal 1943 al 1950. Negli stessi anni fu aiutante in curia e dal 7 marzo 1946 vice cancelliere; insegnante di lettere e di matematica nel seminario; padre spirituale dei seminaristi, compito che svolse fino al 5 ottobre 1953. L’ 11 ottobre 1950 il vescovo mons. Francesco Minerva lo nominò assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica. Tra il 1950 e il 1959 insegnò religione nel liceo classico “Palmieri” di Lecce, pur essendo impegnato nella curia e, dal primo settembre 1957, nel difficile ministero di canonico penitenziere.
Fu poi nominato delegato vescovile per l’Azione Cattolica svolgendo tale compito dal primo luglio 1963 al primo gennaio 1975 mentre dal primo gennaio 1969 diveniva vicario episcopale per l’apostolato dei laici. Dal 1969 al 1972 fu anche cappellano della Casa di pena di Lecce.
Il primo luglio 1972 tornò come parroco nella Basilica di San Giovanni Battista al Rosario donandosi con lo stesso entusiasmo del primo decennio di vita sacerdotale e, pur constatando con sofferenza l’impoverimento della vita di fede in un tessuto sociale caratterizzato dall’emarginazione, incoraggiò adulti e giovani ad affrontare gli impegni assunti con il Battesimo.
Il primo gennaio 1975 fu nominato vicario episcopale e, due anni dopo, il primo aprile 1977, vicario generale.
La sua esistenza si concluse improvvisamente la mattina del 6 febbraio 1982 mentre recitava il rosario inginocchiato ai piedi dell’immagine della Vergine del Rosario nella basilica di San Giovanni Battista