La Chiesa di Lecce si sta interrogando sui “Nuovi linguaggi per comunicare la fede e creare nella Chiesa corresponsabilità e sinodalità”, frutto di consultazioni sinodali del popolo di Dio diffuse sul territorio.
Per individuare quali siano i linguaggi della fede da intercettare per un’autentica ed efficace evangelizzazione in questo nostro tempo, dopo aver ascoltato mercoledì scorso la prof. Giuseppina De Simone, (LEGGI) nelle prossime settimane, tre ‘testimoni’ racconteranno quale nuovo linguaggio essi stiano sperimentando in ambiti diversi ma significativi.
Il primo appuntamento è per il 20 febbraio: Luciana Delle Donne, fondatrice delle Officine Creative, da cui sono nati i marchi Made in Carcere e Sartoria sociale di periferia, con il sottotema “Bil. Benessere interno lordo. Fare il bene fa bene a tutti: dare e darsi la nuova frontiera della ricchezza”.
Il 27 febbraio sarà la volta di Padre Antonio Loffredo, ex parroco di Santa Maria della Sanità in Napoli interverrà su “Dalle pietre scartate alle pietre preziose”.
Infine, il 5 marzo, Alessandro Valenti, regista e presidente dell’Accademia della Carità di Lecce, ha intitolato l’incontro “Raccontare la relazione. Quando la carità diventa accademia”.
I tre incontri, che si svolgeranno nella sala conferenze dell’Istituto Marcelline a Lecce, alle ore 19.00, sono aperti a tutti: sacerdoti, diaconi, religiosi/e, operatori pastorali e laici.
La scelta di dedicare i primi tre martedì di Quaresima a questa tipologia di incontri, è espressione di una Chiesa in cammino che cerca nuove forme di inculturazione della fede per “favorire una maturazione di uno stile ecclesiale che abilita a stare nella complessità della condizione attuale”, come dice don Vito Mignozzi.
Si tratta della conversione ad uno stile sinodale che interpella la Chiesa ad una fraternità culturale che conduca ad una profonda comunicazione della fede.