C’è chi la mattina va in ufficio e chi… in carcere! È quello che accade alla imprenditrice leccese, insignita il 31 marzo 2023 dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Si tratta della fondatrice nel 2007 di Officina creativa, una cooperativa sociale non a scopo di lucro, con i brand sociali: ‘Made in carcere. 2nd chance’ e ‘Sartorie sociali di periferia’.
Domani 20 febbraio alle 19 l’imprenditrice, presso la sala teatro dell’Istituto Marcelline, sarà ospite del primo incontro dei martedì di Quaresima organizzati dalla diocesi di Lecce trasmessa in diretta Fb da Portalecce Tv per esplorare i ‘Nuovi linguaggi per comunicare la fede e creare nella Chiesa corresponsabilità e sinodalità’, tema scelto dal popolo di Dio della Chiesa leccese dopo diffuse consultazioni sinodali.
Luciana Delle Donne: da manager di estrazione bancaria per più di vent’anni, creando peraltro la prima banca on line in Italia, alla decisione di abbandonare un mondo in cui non si riconosceva più per promuovere il reinserimento sociale di detenute e detenuti attraverso il lavoro creativo di sartoria, da tessuti di recupero e di scarto e altre attività produttive, riportando al centro un’idea di economia che valorizzi il benessere sociale e la persona.
Dal Pil (prodotto interno lordo) al Bil (benessere interno lordo), come ama dire. L’obiettivo è rendere le differenze tra le persone un valore aggiunto e trasmettere un sentimento di fiducia e di entusiasmo in coloro che vivono una situazione di disagio o di svantaggio sociale.
Da 17 anni Luciana Delle Donne vive di volontariato, garantendo uno stipendio mensile alle persone di cui si prende cura e facendo sì che il lavoro sia lo strumento per permettere la loro riabilitazione, con la dimostrata diminuzione della percentuale di coloro che tornano a delinquere una volta fuori dal carcere.
Tra gli innumerevoli riconoscimenti, quello dello scorso ottobre ricevuto, come prima imprenditrice, a Cascia: il premio ‘Madre Maria Teresa Fasce’, ideato dalle monache del monastero agostiniano per celebrare l’imprenditoria ispirata alla carità evangelica, sull’esempio della storica badessa.
Nel corso dell’incontro sarà data la possibilità di inviare a caldo, o comunque a proprio tempo, alla Segreteria del Sinodo i propri pareri, suggerimenti e considerazioni, in modo da avere una risonanza su quanto ascoltato. La comunicazione avverrà attraverso un link o un QrCode collegato ad un Modulo, che potrà essere utilizzato liberamente e anonimamente sia nella serata, sia nei giorni immediatamente successivi.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Martedì 27 febbraio: Padre Antonio Loffredo, ex parroco di Santa Maria della Sanità in Napoli interverrà su “Dalle pietre scartate alle pietre preziose”.
Martedì 5 marzo, Alessandro Valenti, regista e presidente dell’Accademia della Carità di Lecce, ha intitolato l’incontro “Raccontare la relazione. Quando la carità diventa accademia”.