Il Sinodo della Chiesa universale per Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione parte anche nella diocesi di Lecce il 17 ottobre.
Lo ha annunciato l’arcivescovo Michele Seccia con una lettera inviata a sacerdoti, religiosi e laici auspicando una adeguata preparazione. Il presule dà appuntamento a tutti in cattedrale proprio domenica 17 ottobre alle 20.
Come nella diocesi di Lecce, il Sinodo universale si aprirà in tutte le diocesi del mondo. Si tratta di un sinodo generale e non tematico, nel senso che in questa prima tappa (2021-2022) ci sarà quella che è stata definita una Consultazione dal basso, durante la quale tutte le realtà locali e associative ecclesiali a confrontarsi per circa un anno sugli Orientamenti iniziali, sintetizzati nel trinomio: vangelo, fraternità, mondo. Le diocesi quindi si organizzeranno in gruppi sinodali, vere antenne sul territorio per captare stimoli, esigenze, proposte, progetti. I gruppi seguiranno un cronogramma (VEDI SOTTO) della durata di un anno come stabilito dal Consiglio permanente della Cei.
La seconda tappa del cammino sinodale (2023-2024) sarà costituita da una Fase sapienziale, ossia un tempo in cui saranno i vescovi, gli operatori pastorali, le stesse conferenze episcopali regionali, le facoltà teologiche e le realtà culturali del paese ad analizzare, integrare e sintetizzare quanto prodotto nella prima fase.
La terza tappa, in vista dell’Anno Santo del 2025 e sulla linea dei convegni ecclesiali nazionali decennali, vedrà la riunione una grande assemblea nazionale che dovrà fare, come ha chiesto Papa Francesco, scelte coraggiose, profetiche, per un annuncio più snello, cioè libero, evangelico e umile.
Dal 2026 queste scelte torneranno nelle diocesi per la tappa conclusiva di questo lungo cammino per “incarnare nel territorio” le scelte della Chiesa.