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Nella tarda mattinata di ieri tra un vociare di persone in festa e le lacrime dei ragazzi che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione, si è conclusa la visita pastorale nella parrocchia Maria SS. Assunta di San Pietro in Lama.

 

 

Tre giorni di grazia, tre giorni intensi vissuti dal pastore e dalla comunità che ben ha accolto e accompagnato il vescovo durante la Visita. Tre come le parole scelte per descrivere questi giorni: ascolto, dono e speranza.

Fin dal primo momento l’arcivescovo Michele Seccia ha tenuto a sottolineare quanto la sua presenza fosse caratterizzata dall’ascolto dei gruppi, delle persone e di quanti avessero voluto confrontarsi con un padre attento ai bisogni dei propri figli. Ascolto che ha contraddistinto diversi momenti della Visita Pastorale: l’incontro con gli anziani e gli ammalati per i quali Seccia è stato conforto e letizia.

L’incontro con l’amministrazione e i dipendenti comunali, i quali lo hanno voluto omaggiare con un dono degli artigiani locali ovvero i maestri ceramisti grazie ai quali la comunità si pregia del titolo di “Città della ceramica”. Particolarmente significativo è stato questo momento, al termine del quale il presule, visibilmente commosso, ha affermato “grazie, mi sento un cittadino come voi di questa bella comunità”.

Dono, come l’albero di ulivo piantato nel rinnovato Orto botanico. Segno di rinascita. Poi i giovani e i bambini per cui egli è stato soprattutto dono. Dopo aver ascoltato quanto avevano preparato, i giovani hanno presentato al pastore la storia della Chiesa locale, con le sue vocazioni sacerdotali (le quali saranno oggetto di lettura di mons. Seccia avendole poi richieste e portate con sé) mentre i bambini hanno posto delle domande e chiesto a lui di “donare loro” la sua mano, come continuazione di un’attività che hanno svolto in occasione dell’inizio dell’anno catechistico.

In tutto questo l’arcivescovo si è aperto totalmente, donandosi senza limiti e raccontando aneddoti della sua vita che pochi conoscevano, stimolando i giovani a non accontentarsi di una vita piatta e senza stimoli ma a cercare la via, la verità e la vita che solo Gesù Cristo può donarci. E che gioia è stata vederlo felice quando dai giovani ha ricevuto in dono un cestino profumato oppure quando ha distribuito insieme alle educatrici i popcorn per i bambini o mentre si faceva fotografare con bambini e genitori o addirittura per un BeReal con i giovani.

Provocazioni ma soprattutto tanta speranza hanno colorato il sacramento della Confermazione. Più volte l’arcivescovo ha voluto sottolineare l’importanza del sacramento che stavano per vivere e più volte ha provocato i ragazzi dicendo loro che grazie ad essi la comunità parrocchiale, e civile, può continuare a crescere.

Cuori vivaci i 39 ragazzi che hanno celebrato la Confermazione, ma anche cuori attenti che faranno dono di quanto ricevuto dal pastore e dagli educatori.

Speranza che è il dono e le fondamenta da cui ripartirà la comunità di San Pietro in Lama, pronta ad accogliere il nuovo parroco don Massimiliano Mazzotta e a ringraziare don Michele Giannone per la cura della comunità in questi undici anni.

La Visita Pastorale riprenderà ora dalla matrice di Lequile venerdì 10 novembre.

 

Photogallery: Foto Laudisa - San Pietro in Lama

 

 

 

 

 

 

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