Si è conclusa oggi, nella parrocchia Maria SS. Assunta di San Pietro Vernotico, la Visita Pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia iniziata ufficialmente venerdì 16 febbraio dopo la celebrazione eucaristica di apertura nella Vicaria di Squinzano tenutasi il giorno prima presso la chiesa parrocchiale San Nicola di Squinzano.
Per impegni sopraggiunti, la visita del Vescovo agli ammalati si è svolta nella mattinata di giovedì 15 febbraio quando si è recato in casa di alcuni a far loro visita accompagnato dal parroco, don Benedetto Strumiello, e dal viceparroco don Sabino Perillo; un appuntamento con gli ammalati voluto e particolarmente sentito dal vescovo che con amore di padre in questi giorni ha voluto essere vicino ai suoi figli ed in particolare a quelli più bisognosi e ammalati nel corpo e nello spirito.
Nel corso della mattinata ha fatto visita ad alcune attività commerciali: CiokoLab di Luca Chiriacò e il fruttivendolo “Non solo frutta” per poi incontrare gli uomini e le donne del Comando Stazione Carabinieri e la Tenenza della Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico, dove ad attenderlo c’era anche il cappellano militare Padre Tommaso Chirizzi, per manifestare loro la sua gratitudine per tutto ciò che fanno con impegno ed abnegazione al servizio dei cittadini.
Venerdì 16, alle 17, presso la sala consiliare ha incontrato l’amministrazione comunale; ad accoglierlo il sindaco Maria Lucia Argentieri e la giunta comunale. Il sindaco ha manifestato la gioia ed il piacere di accogliere il vescovo, ha presentato i suoi collaboratori ed ha spiegato come in questi mesi si siano impegnati per il bene comune sottolineando la collaborazione e l’impegno con le parrocchie che sono state in questi anni un punto di riferimento per tanti ragazzi e famiglie. Dopo una piacevole conversazione informale, il sindaco ha donato al vescovo un manufatto artigianale raffigurante l’ultima cena realizzato da Vitrò di Sergio Barletta; l’incontro è terminato col taglio della torta.
Il vescovo si è poi recato in parrocchia dove ha presieduto la celebrazione eucaristica. Ad accoglierlo don Benedetto con queste parole: “con animo colmo d’immensa gioia rivolgo un benvenuto filiale, caloroso e sincero di questa porzione del popolo di Dio di San Pietro Vernotico; grazie di cuore per il dono della presenza in mezzo a noi come padre e pastore della chiesa diocesana in occasione della Visita Pastorale”.
“La tua venuta - ha continuato don Benedetto - si compie in un momento importante e delicato della vita della società e della chiesa: le profonde trasformazioni degli ultimi tempi hanno messo in discussione vecchi e antichi equilibri. La tua presenza tra noi e le tue parole serviranno a farci crescere nella fede, nella speranza e nella carità; ci saranno di stimolo validissimo per affrontar, con l’aiuto del Signore Gesù, del suo Santo Spirito e della Vergine Maria, i compiti non facili che ci attendono poiché – ha concluso - la tua presenza costituisce uno straordinario evento di grazia per la nostra comunità.”
Il vescovo lo ha ringraziato, manifestando la gioia di incontrare un vecchio compagno di liceo “con il quale sentirsi a casa propria ed avere la possibilità di coltivare legami fraterni ed umani più profondi di quelli sociali; il nostro - ha detto il vescovo - è un affetto che nella fede diventa grazia, che grazie alla fede diventa speranza e quindi forza di amore carità e perdono”.
Ancora una volta, come già accaduto durante la celebrazione di apertura della visita nella Vicaria di Squinzano, ci ha tenuto a ribadire che “il senso della Visita Pastorale non è quello di una visita ispettiva, ma una visita familiare ed amicale, una visita nella quale si manifesta il desidero di conoscersi meglio e di prendersi cura l’uno dell’altro”. Il vescovo lo ha definito un “momento sapienziale, in cui il pastore non resta chiuso nel suo palazzo ma esce per prendersi cura delle persone, della comunità di credenti e battezzati che, avendo preso coscienza della bellezza della propria fede attraverso il battesimo, prova motivo di gioia quando si celebra l’Eucarestia nella quotidianità di una giornata normale priva di qualunque ricorrenza particolare come può essere la Cresima o la festa patronale”.
Al termine della celebrazione il vescovo è sceso tra i fedeli e li ha incontrati nell’assemblea parrocchiale dialogando con loro per poi condividere anche un momento di fraternità nelle sale parrocchali.
La mattina di sabato 17 il vescovo ha visitato il cimitero comunale e, dopo un breve momento di preghiera, ha benedetto le tombe.
Nel pomeriggio è ritornato a San Pietro per incontrare i bambini ed i ragazzi del catechismo e dell’Azione cattolica con i rispettivi genitori che lo hanno accolto festosamente con balli e canti; hanno dialogato con lui ed alcuni di loro hanno letto delle letterine che avevano preparato in questi giorni. L’arcivescovo è stato particolarmente contento di incontrare i bambini perché, come ha detto in più occasioni in questi giorni, ha potuto sperimentare ancora una volta l’opportunità di rivivere l’esperienza del parroco che conserva un rapporto di vicinanza particolare con i suoi parrocchiani.
Al termine dell’incontro il vescovo si è spostato con i ragazzi in Piazza San Pietro dove ad aspettarli c’erano don Vincenzo Martella e don Alessandro Mele con i rispettivi ragazzi per procedere alla piantumazione di un alberello di ulivo. La scelta di donare questa pianta a tutte le comunità parrocchiali presso le quali va in visita è legata al significato che esso ha: il ramoscello d’ulivo è simbolo di rigenerazione di una terra che riprende a fiorire al termine del diluvio universale; è simbolo di pace, è la pianta dalla quale si produce l’olio che poi sarà utilizzato per amministrare i vari sacramenti; è la pianta tipica della nostra terra aggredita e messa a dura prova dalla Xylella.
Il vescovo, circondato da un fiume di bambini, ha voluto piantare personalmente e con la collaborazione del sindaco, questa pianta affinché possa essere a perenne memoria segno tangibile di questi giorni trascorsi nella comunità di San Pietro Vernotico.
Al termine della cerimonia si è spostato in chiesa madre per la santa messa e subito dopo è andato a fare visita al Centro Polivalente Anziani dove ha incontrato un gruppo di anziani e si è fermato a conversare con loro in un clima disteso e amichevole lasciandosi andare ai ricordi della sua fanciullezza.
Ieri mattina si è conclusa la Visita Pastorale in parrocchia con la celebrazione eucaristica alle 10.30; durante l’omelia si è soffermato sull’importanza della “testimonianza di fede che ciascuno deve dare nella quotidianità sostenuti dalla presenza di Dio che ci dà la forza, la speranza e la gioia di non sentirci mai soli”. Poi si è soffermato sul cammino quaresimale appena iniziato: “la Quaresima è l’esperienza nella quale e per la quale siamo chiamati a sentire ancora di più la vicinanza di Dio condividendo la vicinanza col prossimo, manifestando il desiderio di amore, di perdono, di riconciliazione; è in questo modo che la fede diventa esperienza gioiosa anche in un periodo forte come quello della Quaresima, un periodo che apparentemente trascorriamo nella penombra, perché segnato dalla via crucis, dal digiuno e dall’astinenza ma che non deve togliere il sorriso e la speranza ma deve renderci consapevoli che è in questo modo che Gesù ci prende per mano per aiutarci ad entrare nella sua esperienza, in quell’atto d’amore che lui ci fa percepire”.
Al termine della messa il parroco ha ringraziato l’arcivescovo a conclusione della Visita Pastorale: “sento di rivolgere un ringraziamento di cuore per il dono della presenza in mezzo a noi in questi giorni come padre e pastore; vogliamo dire grazie al Signore per lei, dono di Dio. Crediamo fermamente che il vescovo continua nel tempo l’opera che Gesù ha affidato agli apostoli: annunciare la resurrezione, testimoniare la sua salvezza, guidare il popolo cristiano sulle vie dell’amore, offrire il sacrificio di Cristo, perdonare in nome di Dio i peccati”.
Don Benedetto ha espresso gratitudine per “il lavoro umile e generoso che richiede tanto sacrificio e pazienza assicurando la vicinanza della comunità, pregando perché il Signore lo conforti con il suo amore, continui ad effondere su di lei lo Spirito Santo, Spirito di sapienza e di santità per poter meglio servire il santo popolo di Dio”.
Anche il sindaco ha ringraziato il vescovo a nome di tutta la comunità cittadina per il tempo trascorso in chiesa madre e per quello che trascorrerà nei prossimi giorni nelle altre due parrocchie; ha ricordato l’incontro di qualche giorno fa presso la sala consiliare ed il richiamo all’importanza del dialogo e del confronto, sottolineando l’importanza della corresponsabilità; l’augurio che il sindaco ha fatto è che la comunità “possa crescere; una crescita culturale che guarda all’inclusione, che possa responsabilizzare tutti, perché insieme possiamo far crescere il nostro paese consapevoli che ognuno di noi ha un ruolo importante nella comunità alla cui crescita culturale può contribuire”.
L’arcivescovo ha concluso la celebrazione ringraziando tutti perché vivendo l’esperienza della Visita Pastorale si arricchisce sempre più ed ha invitato tutti a pregare per lui che sente la responsabilità di essere il successore degli apostoli e di dover portare nelle singole comunità parrocchiali la testimonianza del Vangelo, la presenza del successore degli apostoli.