Il motto episcopale dell’arcivescovo Michele Seccia, “Collaboratore della vostra gioia”, tratto dalla Seconda Lettera ai Corinzi, è stato il filo conduttore e lo stile che ha animato la sua Visita Pastorale nella parrocchia di Santa Lucia in Surbo.
Sono stati tre giorni di festa, di incontri, di abbracci, di sorrisi, con gli anziani e gli ammalati, con i bambini e i ragazzi, con gli operatori pastorali e con tutti coloro che in questi giorni si sono avvicinati al pastore per un saluto, un incoraggiamento, una benedizione.
L’arcivescovo è arrivato nella comunità nel nome del Signore e ha permesso a tutti, attraverso la sua presenza in mezzo ai fedeli, di sperimentare quanto il Signore sia vicino a coloro che confidano in lui; ha raccontato episodi della sua infanzia e giovinezza e di come la fede lo abbia aiutato in quei momenti difficili: lo squarcio sulle sue fragilità gli ha permesso di scendere dalla cattedra per mischiarsi in mezzo al popolo e odorare dell’odore delle pecore.
Un momento saliente della Santa Visita è stata la benedizione della grande croce, ideata e realizzata dall’artista surbino Gianfranco Basso, che verrà posta sulla sommità del campanile. La croce segna la conclusione della edificazione della chiesa parrocchiale. Soprattutto sarà il faro luminoso che indica la via, accompagnerà coloro che transitando sulla superstrada per Brindisi si staranno allontanando dalla amata terra salentina mentre a coloro che stanno facendo ritorno alle proprie case segnalerà che la meta è vicina. Per la comunità di Santa Lucia e per l’intera all’intera cittadinanza surbina sarà gli occhi della santa che veglia e protegge la nostra amata città.