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Tutti noi speriamo, naturalmente, che la pandemia finisca il più presto possibile.

 

 

Saranno tanti i ricordi che porteremo con noi. Da raccontare alle prossime generazioni. Come negli anni Cinquanta facevano i nostri nonni d’inverno intorno al braciere o d’estate, presso la porta di casa, dove i vicini si raccoglievano in cerchio, per narrare episodi ed esperienze della guerra.

Ci sarà tanto da riferire. Certamente, non si potrà fare a meno di parlare dell’“Italia bella”. Quella meravigliosa folla di persone che non strombazzano spacconate e non appartengono alla categoria degli egoisti rampanti, ma hanno compiuto scelte coraggiose, a volte davvero eroiche e magari pure nell’anonimato. Dimostrando con i fatti che contro il virus il Bene può essere “virale”.

Miracoli di generosissima dedizione. Che normalmente non s’improvvisano, ma fioriscono su solide piante di profonda sensibilità umana e molte volte di raffinata carità cristiana, maturate comunque nell’Amore, capace di vedere, accogliere, donarsi e servire.

Prodigi di genuina fraternità compiuti da una moltitudine che non ha messo in conto la ribalta, ma la condivisione e l’impegno per il Bene comune. L’Italia che dinanzi alla terribile aggressione del Male è stata capace di diventare intrepida fucina di vera fraternità. L’Italia bella che tutti desideriamo e amiamo. E che, nel nostro piccolo, tutti dobbiamo costruire.

 

Forum Famiglie Puglia