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Gioia e meraviglia. Ecco i sentimenti che hanno accompagnato il momento della deposizione del Bambinello nel presepe.

 

 

 

Così è stato nella sera della vigilia di Natale. prima in Piazza del Duomo e poi in cattedrale. quando l’arcivescovo Michele Seccia, accolto dal canto dell’Adeste Fideles all’aperto e del Gloria in chiesa, ha ripetuto questo importante e bel gesto, fermandosi poi in raccoglimento dinnanzi alla Sacra Famiglia.

Nel rivolgere gli auguri di Buon Natale, l’arcivescovo ha esortato “le famiglie a non trascurare la bella tradizione del presepe nelle case e a vivere i momenti della notte di Natale coinvolgendo i più piccoli, affidando loro la statuina di Gesù Bambino e di farlo riporre nel presepe magari dopo aver compiuto una piccola processione in casa, passando di stanza in stanza. Non è paganesimo, ma è segno del nostro amore verso i più piccoli. Rinnoviamo la nostra fiducia e speranza nei giovani, educandoli con il nostro esempio”.

Il presepe in piazza Duomo, per la terza volta consecutiva, è stato allestito dalla città di Lecce, con l’autorizzazione della competente Soprintendenza per le Belle arti. “In queste occasioni ci chiediamo spesso quale sia il senso e il significato del Natale - ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini. A tutti, credenti e non credenti, questa festa ci ricorda che nessuno è solo”.

Immancabile, prima della benedizione dell’arcivescovo ai presenti, alla città e alla diocesi, l’esecuzione della pastorale di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Tu scendi dalle stelle, e di altri canti natalizi eseguiti dal coro diretto da Raffaele Lattante.

Alla veglia l’arcivescovo ha invitato i numerosi fedeli presenti a ritrovare fiducia e fede ricorrendo al modello di Betlemme dove la povertà di una famiglia ha donato al mondo il Salvatore.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

 

 

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