Apparentemente un giorno come tanti, feriale, anche se ancora in pieno clima natalizio. È stato quello di ieri, il tempo scelto dall’arcivescovo Michele Seccia per passare a salutare gli amici della Casa della Carità di Lecce.
E così, accompagnato dal suo segretario don Mauro, insieme al vicario generale e presidente della Fondazione “Casa della Carità”, mons. Luigi Manca e dal direttore della Caritas diocesana, don Nicola Macculi, mons. Seccia ha voluto incontrare in fraterna semplicità gli ospiti e i volontari della Casa, mettendosi in ascolto delle storie e delle esperienze di ciascuno, facendosi carico dei loro pensieri e chiedendo loro di cosa ancora avessero bisogno. A loro, in segno di amicizia e condivisione, ha offerto il presepe/dolce che ha ricevuto dall’Azione cattolica diocesana e con loro ha brindato al nuovo anno.
Arrivata l’ora del pranzo, per primo, sull’uscio di Casa si è messo a distribuire con gli altri sacerdoti i cestini con il pranzo quotidiano - avviene così ogni giorno dal marzo 2020: è da allora che i pasti non si servono più a tavola per via della pandemia - ad un centinaio di persone che quotidianamente si presentano per ricevere un conforto, un sorriso, una minestra calda.
Sgranati gli occhi di chi ha ricevuto il cestino direttamente dall’arcivescovo che non si è lasciato pregare nel diffondere un clima di allegria con battute, pacche sulle spalle e risate. Ad ognuno, il suo personale augurio per le feste e una parola di incoraggiamento che per chi è nel bisogno è più preziosa di qualunque altra ricchezza.