Non posso che gioire anch’io in questo giorno di festa per la nostra gente: è la seconda promozione da quando sono vescovo di Lecce. Ero al mio primo anno nel Salento quando i giallorossi riconquistarono la serie B.
Ma questo successo è davvero straordinario e carico di speranza. E non solo per i tifosi: il Lecce in serie A diventa un nuovo trampolino di lancio, un segnale di fiducia per tutto il nostro territorio dopo due anni di ‘sofferenza forzata’, ricaduta su una realtà che già non brillava per sviluppo e benessere.
Ho seguito con discrezione ma con tanta attenzione la cavalcata giallorossa verso la promozione e ho apprezzato gli sforzi compiuti dalla società del Lecce già dall’anno scorso quando il salto di categoria era sfuggito d’un soffio: so bene quanto sia stato difficile per la dirigenza gestire durante la pandemia, con lo stadio vuoto e con il rischio dei contagi tra i giocatori. Il risultato odierno ripaga di tanti sacrifici, delle immancabili delusioni e delle critiche ricevute. Nel congratularmi di cuore con il presidente Sticchi Damiani e con tutti i suoi collaboratori, le mie grate facilitazioni le estendo a tutti i soci che hanno sostenuto un’impresa che fino a poche settimane fa sembrava essersi complicata.
Al tecnico Baroni con il suo staff e a tutti i giocatori, veri artefici sul campo della riconquista della serie A, i miei complimenti più veri: ci avete creduto con il lavoro, con la concentrazione e con la fatica… Certi risultati non si raggiungono né grazie al caso, né tantomeno alla fortuna. Bravi, perché nonostante la vostra giovane età, tra le mille distrazioni dalle quali siete attratti, avete ritrovato in voi stessi le motivazioni per raggiungere l’obiettivo e avete portato l’intero Salento e la Puglia nella massima categoria.
Ora il nostro orgoglio salentino può e deve trasformarsi in impegno concreto: non lasciamo evaporare il clamore di questa giornata e delle prossime settimane di festa senza far fruttare un successo sportivo in concreto sviluppo. Come in altre città, anche Lecce potrà amplificare la propria attrattività sia sul piano degli investimenti, sia nel settore turistico che già negli ultimi anni, al netto del tempo dello stato d’emergenza, ci ha dato notevoli soddisfazioni.
Ora godiamoci insieme la festa senza mai togliere lo sguardo dal futuro: grazie a tutti. Un pieno di speranza che fa bene alla nostra gente. Forza Lecce!