Nei giorni scorsi l’arcivescovo Michele Seccia ha rivolto un breve indirizzo augurale ai seminaristi della diocesi e agli studenti dell’Issrm “don Tonino Bello” di Lecce. Portalecce propone ai suoi lettori il testo integrale.
Cari seminaristi e sari studenti dell'Istituto superiore di scienze religiose metropolitano.
È motivo di gioia potervi raggiungere con questo messaggio per augurarvi un Santo Natale.
Questo tempo di formazione che state vivendo è un momento di vera e autentica preparazione alle sfide religiose e culturali che la Chiesa è chiamata a vivere, in un tempo caratterizzato dall'indifferentismo religioso e dall'agnosticismo pratico.
La nascita di Gesù è una vera luce per tutti noi, perché il Signore lancia la sua sfida a quella parte di umanità ancora immersa nelle tenebre, scegliendo di nascere umile e povero a Betlemme. Questa scelta del Creatore rimane inconcepibile per l'uomo che riduce la sua esistenza agli affari, ai confort e alle contingenze della vita.
La povertà di Cristo contraddice le ricchezze del mondo, la sua umiltà sconfigge le presunzioni umane e il suo nascondimento vince la ricerca di onori e cariche mondane.
Ma vi è un surplus di umanità nella scelta di Dio, che ricorda come la dignità di ogni uomo non dipenda dai beni posseduti, ma piuttosto dal riconoscersi come opera diletta e amata da Dio, il quale "innalza gli umili''.
Anche dal punto di vista culturale, questa nascita del Signore ci dona una profondissima lezione.
Infatti, la vera luce che risplende nella notte abbraccia le periferie, raggiunge tutti gli uomini, perché la cultura non può appartenere ad una élite, ma va offerta a tutti. Oggi poi la cultura religiosa, relegata da alcuni persino a pseudo cultura, abbisogna di essere rilanciata perché riguarda la vita di ogni persona, ne decide il suo destino ultimo e permette di vivere il quotidiano sotto la luce dell'eternità.
Con questi sentimenti, porgo a tutti e a ciascuno i miei più sinceri auguri natalizi.