Ieri pomeriggio, in cattedrale, la Chiesa di Lecce ha dato l'ultimo saluto terreno all'amato mons. Oronzo De Simone, deceduto nel giorno della solennità dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato.
Oltre ai fedeli laici, erano presenti alla celebrazione un notevole numero di presbiteri e diaconi, il card. Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, l’arcivescovo Luigi Pezzuto, e il vescovo Fernando Filograna (Nardò-Gallipoli).
L'arcivescovo Michele Seccia, che ha presieduto la celebrazione eucaristica esequiale, ha da subito fatto notare che tali presenze alla celebrazione, sono indice della buona semina compiuta da don Oronzo nel presbiterio diocesano. "Da non sottovalutare - ha esortato poi il presule - la coincidenza della dipartita di don Oronzo con la festa dell'omonimo santo di cui lui era devotissimo". Ha fatto notare inoltre, quanto sia importante per ciascuno, prendere esempio, trarre energia, dal ministero presbiterale di don Oronzo, che mai si è tirato indietro, sia nel tempo in cui era in piene forze, che nell'ultimo periodo.
"Fino all'ultimo istante è stato testimone fedele, con in mano la corona del rosario che è la catena dolce che lo riannoda a Dio" - ha ribadito l'arcivescovo, rivolgendosi in atteggiamento di preghiera al caro don Oronzo -: si è sempre contraddistinto per l'amore al vescovo e alla sua Chiesa diocesana”.
Tanta commozione ha caratterizzato la celebrazione, alla quale attraverso alcuni messaggi di cordoglio, si sono uniti: mons. Domenico D'Ambrosio, arcivescovo emerito di Lecce (LEGGI), mons. Angelo Massafra, presidente della Conferenza episcopale albanese, insieme a mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito di Rrëshen e al provinciale d’Italia dei Vincenziani.
Infine, il vicario generale ha letto il meraviglioso testamento spirituale di don Oronzo, scritto nel seminario regionale di Molfetta il 21 dicembre 1960. Portato in spalla dai sacerdoti, don Oronzo, per l'ultima volta è uscito dal luogo privilegiato in cui per molti anni ha dispensato il perdono di Dio, la chiesa cattedrale. "Amatevi sempre di più!". Con queste parole si è congedato dalla sua esistenza terrena.
Photogallery di Arturo Caprioli