Papa Francesco ieri ha nominato nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino mons. Petar Rajič, arcivescovo titolare di Sarsenterum e finora nunzio apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia.
“Ringraziamo Papa Francesco per l’attenzione continua e costante verso le Chiese in Italia. La nomina del nunzio apostolico è espressione del particolare vincolo di comunione che si rinnova tra la Sede Apostolica e le comunità ecclesiali”. Così la presidenza della Cei a seguito della nomina di mons. Petar Rajič a nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino. “In questo momento desideriamo esprimere la nostra gratitudine al card. Emil Paul Tscherrig per il servizio svolto, in questi sette anni, a favore delle nostre Chiese. È stato un tempo intenso - si legge nella nota -, contraddistinto da profondi cambiamenti che stanno interessando i territori e condizionato anche dalla pandemia. Abbiamo davvero avuto modo di sperimentare la sua preziosa azione e il suo consiglio nel rendere sempre più saldi ed efficaci i vincoli di unità con la Sede Apostolica e nel tessere le relazioni con le Autorità dello Stato”.
“Con gli stessi sentimenti - conclude la presidenza -, accogliamo oggi mons. Petar Rajič ringraziandolo sin d’ora per il ministero che svolgerà tra di noi”.
I ringraziamenti al nunzio uscente, il card. Tscherrig, giungono anche dall’arcivescovo Michele Seccia: “È lui che mi ha imposto il pallio dei metropoliti nel settembre del 2018 nella nostra cattedrale (LEGGI). Ricordo quel giorno con tanta emozione e con gratitudine al Signore per avermi affidato la bella Chiesa di Lecce (GUARDA). Del cardinale non dimenticherò mai la paternità e la raccomandazione della comunione con il presbiterio come segno della comunione della Chiesa universale con il vescovo di Roma, di cui il nunzio è rappresentante per le diocesi italiane. (GUARDA L'INTERVISTA)
A mons. Rajič, a nome della comunità diocesana, auguro un buon lavoro di sapienza e di discernimento al servizio delle Chiese del nostro Paese”.