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“Continuiamo a far crescere Lecce. Facciamolo insieme nel segno del bene comune e in continuità con quanto avvenuto negli ultimi trent’anni con i miei predecessori e anche con me, pastore di questa città e di questa diocesi: Chiesa e istituzioni locali unite per lo sviluppo del territorio e per il benessere della nostra gente”.

 

 

Con queste parole l’arcivescovo Michele Seccia con il consiglio epicopale - il vicario generale, don Vito Caputo, mons. Nicola Macculi, Padre Carmine Madalese, mons. Vincenzo Marinaci, mons. Antonio Montinaro e don Stefano Spedicato, ha accolto ieri nella sua casa (GUARDA), il sindaco Adriana Poli Bortone con i suoi assessori freschi di nomina: il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla, Luciano Battista, Laura Calò, Giancarlo Capoccia, Maria Luisa Greco, Andrea Guido, Maria Gabriella Margiotta, Severo Martini, Giampaolo Scorrano. Con loro anche il capo di gabinetto, Angelo Tondo.

Un incontro sollecitato dallo stesso primo cittadino, da un lato per ricambiare la cortesia dell’arcivescovo che si recò a Palazzo Carafa per porgerle gli auguri di buon lavoro, dopo la sua elezione, nel giorno della proclamazione e della consegna della fascia tricolore. Dall’altro, per presentare a Seccia la sua nuova squadra di governo.

“Grazie per essere qui - ha detto l’arcivescovo al primo cittadino con cui ha avuto prima dell’arrivo degli assessori un breve incontro privato -, grazie per la sua presenza e per la sua esperienza politica e amministrativa che sicuramente farà bene alla comunità cittadina. Spero che questo incontro, del quale vi ringrazio e dal quale sono edificato, inauguri un lungo tempo di dialogo e di collaborazione che produca frutti per la collettività”. Poi Seccia, come spesso succede da quando svolge il suo ministero episcopale a Lecce, si è soffermato sul valore della bellezza e su come la Chiesa locale ha dato una vigorosa accelerata all’attrattività della città, dei suoi monumenti e di tutto il patrimonio sacro, dando risalto all’esperienza di LeccEcclesiae che, oltre a produrre benefici sociali per aver creato - grazie alla cooperativa ArtWork - nuovi posti di lavoro, sicuramente ha dato una svolta all’accoglienza dei flussi turistici.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Adriana Poli Bortone, la quale, accanto all’attenzione per la valorizzazione del barocco leccese per il quale, da parlamentare, fu promotrice di una legge speciale, si è concentrata di più sulle emergenze sociali e sulle periferie geografiche ed esistenziali della città, facendo memoria, a tal proposito, del grande rapporto di collaborazione che ha avuto nei due precedenti mandati con il compianto arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi: “Lo ricordo sempre con affetto e con tanto piacere - ha detto il sindaco -: per noi amministratori di quella stagione era l’antenna che carpiva e rilevava tutte le criticità emergenti soprattutto nelle periferie; ci spronava a prestare particolare cura politica verso tutte quelle povertà che, già allora, andavano sempre più aumentando e ci spingeva ad intervenire sia pur nei limiti di ciò che un'amministrazione può fare”.

“Insieme con mons. Ruppi - ha aggiunto il sindaco - pensammo anche a prevenire il malessere e la dispersione dei nostri ragazzi e ad offrire ai giovani della città sani centri di aggregazione. Individuammo così quelle parrocchie che, ad esempio, avevano necessità di campetti sportivi”.

“Anche lei - ha ripetuto rivolgendosi a mons. Seccia - non esiterà a manifestarci qualunque tipo di esigenza sociale che i parroci vorranno segnalarle perché, anche se è vero che l’amministrazione non vive attualmente di risorse floride, almeno fino a quando non usciremo dalla situazione di predissesto, è altrettanto vero che le nostre buone capacità progettuali - e davanti a lei faccio appello all’impegno dei miei assessori - potrebbero consentirci di accedere a quei finanziamenti utili per migliorare la situazione economica e sociale della nostra città”.

“Da parte nostra - ha concluso Poli Bortone - tutta la disponibilità a lavorare insieme. Per questo le chiedo, se lei è d'accordo, di impartire la benedizione sul nostro lavoro che è appena iniziato”.

L’incontro, familiare e cordiale, si è concluso nella cappella privata dell’arcivescovo dove egli ha invocato l’aiuto e la benedizione della Trinità sul primo cittadino e sulla sua squadra. Al termine, mons. Seccia ha fatto omaggio al sindaco e a ciascun assessore di una formella in terracotta, opera di Oronzo Urso.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

 

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