È passato già un anno dal giorno in cui ci ritrovammo nel chiostro dell’antico seminario, intorno al pozzo, per lanciare per la prima volta nella rete Portalecce. Oggi posso dire di essere stato il primo dei settecentomila lettori che in un anno di vita si sono avvicinati alla “porta” della Chiesa di Lecce “in uscita”.
Mi considerai da subito un privilegiato per aver dato con quel click il via ad un’esperienza di comunicazione nuova, unica tra le diocesi d’Italia; ad inaugurare un cammino che aveva un solo grande scopo: vivere l’esperienza della comunione ecclesiale nello spazio digitale; ad aprire questa Chiesa ancora di più al mondo: da una porta sempre aperta - specie se digitale – si entra e si esce liberamente. Proprio come hanno fatto tanti di noi.
Portalecce è diventato, così, il quotidiano on line della diocesi di Lecce per dare voce “per strada” ma anche per “ascoltare”. Un network digitale che annuncia il Vangelo della speranza con le parole, con le immagini, con le rubriche video, con la radio e anche attraverso il tam tam dei social.
Come promesso fin dall’inizio, “La Chiesa di Lecce esce per strada” non doveva essere soltanto uno slogan d’effetto ma era e rimane una vera e propria mission che se, da un lato ha rinforzato i legami tra il centro diocesi e le periferie, rendendo tutti partecipi delle gioie a delle tristezze di ogni comunità di questa Santa Chiesa di Lecce dall’altro, ha suscitato confronto, dibattito, opinione… allargandosi a orizzonti di umanità che nella Chiesa devono avere diritto di cittadinanza.
Grazie a voi lettori, a quelli più assidui e a quelli occasionali, soprattutto a quelli che per svariati motivi vivono lontani da Lecce e che grazie al portale non hanno perso i contatti con la loro Chiesa d’origine. Grazie per aver colto questa nuova opportunità, per aver fatto entrare - attraverso pc, tablet e smartphone - Portalecce nella vostra vita, per averlo ospitato sui vostri social, per averlo condiviso con i vostri amici virtuali, per essere rimasti sempre “connessi” con la vostra Chiesa facendo circolare, attraverso le notizie e le riflessioni, quella comunione che ci fa essere comunità cristiana.
Grazie alle eroiche fatiche della redazione, ai numerosi sacerdoti che hanno fatto proprio il progetto editoriale offrendo il loro appassionato contributo, ai tanti ragazzi che dalle parrocchie e dalle associazioni hanno dato vita a una nuova forma di volontariato digitale: ad un anno di distanza la sfida è vinta ma perché renda ancor più efficace un servizio prezioso il cammino non può e non deve fermarsi.
L’incoraggiamento del vescovo è il sostegno di questa Chiesa che esce per strada e non rientra più se non per portare nel silenzio della preghiera la vita degli uomini incontrati sia pur soltanto in rete. Dio benedica questa missione.
Buon compleanno, Portalecce.