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In vista della Commemorazione dei fedeli defunti, in una fase delicata nella quale avanza la diffusione del contagio da Covid-19, l’arcivescovo Michele Seccia ha inviato ai sacerdoti dell’arcidiocesi di Lecce, una nota contenente una serie di indicazioni circa le messe nei cimiteri.

 

DISPOSIZIONI 2 NOVEMBRE

 

Scrive l’arcivescovo: “Per quest’anno - fatte salve eventuali successive restrizioni del Governo - dispongo che non si celebri la santa messa nelle cappelle private e/o confraternali, atteso che non sarà possibile mantenere il necessario distanziamento sociale, e stabilisco che, nei cimiteri dei comuni della nostra arcidiocesi, le sante messe si svolgano solo all’aperto, in uno spazio congruo e con l’augurio che le condizioni meteorologiche lo consentano, oppure nella chiesa principale del cimitero, laddove sia possibile ed opportuno”.

“Ciò considerato - prosegue Seccia nella comunicazione -, prego i parroci e i rettori di invitare i fedeli a partecipare alle sante messe nelle rispettive comunità, e consiglio di moltiplicare il numero delle celebrazioni, in modo da offrire a tutti l’occasione di parteciparvi, ricordando, al contempo, che la normativa vigente non consente al sacerdote di celebrare più di tre messe”.

E aggiunge: “Il divieto di celebrare nelle cappelle private sia considerato anche un invito a superare tale prassi per sottolineare la dimensione comunitaria dell’eucaristia”.

“Ritengo - conclude l’arcivescovo - che tale situazione possa essere occasione propizia per far comprendere il vero significato della celebrazione per i cari defunti e per mettere in rilievo la centralità della fede nel Mistero pasquale”. 

 

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