Avvicinandosi il giorno del 70° compleanno (il 6 giugno) dell’arcivescovo Michele Seccia che la Chiesa di Lecce festeggerà in tre diversi momenti (GUARDA SOTTO), Portalecce ha pensato di raccogliere frammenti della sua vita attraverso i racconti e i ricordi di chi lo ha conosciuto da vicino. Brevi istantanee che ripercorrono la vita di un ragazzo, di un sacerdote, di un vescovo che ancora oggi continua a scrivere pagine di vita evangelica.
Carissimo mons. Michele, non appena un suo caro collaboratore, mi ha telefonato per chiedermi di formularle gli auguri per i suoi 70 anni ho subito pensato ad un video, non ad uno scritto, poiché, come ben sa, a me piace poco scrivere!
Non è affatto semplice rivolgere un augurio ad una persona che mi ha fatto vivere per undici anni la gioia della paternità nella fede in Cristo.
È indelebile in me la sua telefonata ricevuta alla vigilia del convegno nazionale di Verona con la quale mi chiedeva di camminare con i giovani quale responsabile dell’ufficio della pastorale giovanile diocesano. Il mio “si” è stato immediato ed abbiamo condiviso tantissimi incontri dei giovani e Gmg, da Loreto fino a Cracovia sempre in un atteggiamento d’ascolto verso di loro che ci venivano affidati e nutrendoci dell’amore di Cristo riversato dallo Spirito Santo nei nostri cuori.
Il 6 aprile 2009, dopo la mia telefonata a lei in tarda mattinata che eravamo vivi, il pomeriggio la vedo arrivare a Castelli in piazza con un volto pieno di premura e mi ha dato un abbraccio mentre stavo portando fuori gli ammalati dalle case con la terra che continuava a tremare. Mi chiese cosa poteva fare per aiutarci ed io le risposi, troviamo un posto sicuro per la notte per loro, subito ha chiamato Suor Caterina ed ha trovato un posto sicuro per gli ammalati di tutta la forania. Tutta l’estate del 2009 il venerdì sera l’abbiamo trascorso ad accogliere i 1800 giovani scout a Mosciano che sono venuti in Abruzzo per fare servizio alle tendopoli dell’Aquila e lei donava forza e coraggio ad ognuno di noi che il giorno dopo partivamo per le tendopoli per fare servizio.
Poi ha deciso di nominarmi vicario episcopale per la pastorale… Mi fermo qui. Tantissimi auguri di cuore per i suoi 70 anni e ringrazio Dio per aver condiviso con me un pezzo di strada.