Sono due gli anni di permanenza in Egitto, nei quali Giuseppe insegna a Gesù l’arte di lavorare il legno, il bambino cresce giocando liberamente con altri piccoli giudei, egiziani, persiani o greci.
Nei lunghi e assolati pomeriggi, capita di tanto in tanto che Giuseppe, tornato in anticipo dal lavoro, si fermi a guardare da lontano Gesù mentre gioca con gli altri bambini. Lo guarda di nascosto e si chiede se quel bimbo intuisca già qualcosa delle sue origini e della sua missione.
Arriva intanto la notizia della morte di Erode, la famiglia può tornare a Nàzaret, l’angelo in sogno a Giuseppe esorta ad andare. Il viaggio è lungo, al loro arrivo la casa è intatta, i vicini li accolgono con latte e frutta. La vita riprende nella semplicità. Quando Gesù compie sette anni, a Maria sembra di cogliere un riflesso diverso nei suoi occhi. Lo scorge a volte innalzare lo sguardo al cielo. Stava forse prendendo consapevolezza su chi fosse?