Ieri presso l’istituto Marcelline in Lecce, il Rinnovamento nello Spirito Santo diocesano ha celebrato la festa del Ringraziamento in memoria del 14 marzo 2002, quando avveniva l’approvazione definitiva dello Statuto del RnS da parte del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale italiana.
Da quel momento in poi, il 14 marzo è stato celebrato come “Festa del ringraziamento” da tutti i gruppi e comunità del RnS con speciali iniziative e diverse modalità in tutta Italia. In ogni diocesi i fratelli e le sorelle si ritrovano per ricordare l’anno trascorso e ribadire l’appartenenza al movimento. La festa del ringraziamento è l’occasione propizia per ridire la nostra fede cattolica, la nostra testimonianza carismatica ma soprattutto l’importanza di essere, nella Chiesa e per la chiesa, un permanente Giubileo dell’Amore e della Misericordia. A differenza degli anni passati, in cui i convegni diocesani in Italia erano organizzati in prossimità del 14 marzo, quest’anno l’evento è stato posticipato per i rinnovi degli organi pastorali a tutti i livelli, che avvengono ogni quattro anni.
Durante la celebrazione eucaristica l’arcivescovo mons. Michele Seccia ha evidenziato che occorre avere sempre il senso della “memoria” e non del ricordo per ciò che lo Spirito ha fatto per tutti e ciascuno, lo stesso Spirito che per mezzo del Parola dà la pace ma non lascia in pace, perché interpella personalmente, scuote, spinge a prendere un impegno serio con Gesù Cristo che parla.
Il tema della relazione “Cantate al Signore un canto nuovo; la Sua lode nell’assemblea dei fedeli” affidata a don Vito Caputo, e quindi di tutta la giornata comunitaria, è stato tratto dal libro dei Salmi 149,1-4. A tal proposito don Vito ha ben chiarito e sottolineato più volte che il canto nuovo deve essere frutto di una vita nuova e rinnovata nello Spirito altrimenti il canto è vecchio ed inutile, proprio come lo è l’uomo vecchio.
L’adorazione eucaristica e i canti di festa, nella sessione pomeridiana, hanno concluso la giornata, con l’impegno di tutti e di ciascuno di servire Dio e la Chiesa nella grande corrente di grazia che è il Rinnovamento nello Spirito Santo.
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