L'Equipe Acr dell'Azione cattolica di Lecce ha ideato, durante il periodo di lockdown, un sussidio per aiutare gli educatori parrocchiali ad organizzare gli incontri di formazione settimanali.
Esiste un popolo operoso che non intende nuotare nel mare magnum della polemica social; anzi, preferisce salire su una imbarcazione sicura, stabile, guidata dal Salvatore per eccellenza, Gesù Cristo. Si rema tutti all'insegna del dialogo, costruendo ponti, senza innalzare ulteriori muri. Papa Francesco, del resto, lo ha sottolineato il 27 Marzo scorso dal sagrato di Piazza San Pietro in occasione dell'indulgenza plenaria offerta ai fedeli. Quel “siamo tutti sulla stessa barca” è stato un monito, fonte d'ispirazione per varie iniziative poste in essere nel panorama ecclesiale italiano al quale anche l'Azione cattolica di Lecce ha partecipato attivamente. In particolare, l'Equipe Diocesana Acr si è adoperata con grande impegno, elaborando un sussidio a misura di educatore nel periodo di pandemia. Nasce così la proposta d'incontro per educatori intitolata “La barca in mezzo al mare - l'educatore in quarantena”.
EDUCARE IN QUARANTENA
Delle linee guida precise, ma adattabili al contesto e, soprattutto, alla condizione della singola associazione parrocchiale. “È una proposta che può essere sviluppata in gruppo (ma solo attraverso una piattaforma social, mi raccomando, #RESTIAMOACASA) oppure – si legge nel contenuto del documento - un piccolo opuscolo per fermarsi da soli, fare un respiro profondo, prendersi del tempo per se stessi e per riflettere un po’ sulla propria vocazione. Nulla di difficile! Lo scopo è quello di conoscere (e conoscerci) meglio la nostra passione da educatore in questo periodo difficile, nel quale la fede e la speranza possono essere messe a dura prova”.
RIFLESSIONE, MA ANCHE AZIONE
Lo schema dell’incontro è preceduto da alcuni spunti di riflessione su cui meditare individualmente nei giorni precedenti all'attività, meglio se assieme al proprio parroco. Una fase di “deserto”, di silenzio, anticipa le varie letture assegnate, dando importanza alle parole del Vangelo o ad alcuni brani della Bibbia. Magari, un educatore potrà scoprire – durante questa piccola analisi della sua coscienza – di risultare troppo spaventato dalla situazione o, volendo ironizzare, anche un po' “asociale” (ad esempio, quando abbandona un gruppo whatsapp per via delle troppe notifiche). E perché no, anche un tantino “strimpellante” o votato al flash mob in diretta dal balcone di casa.
ACR, UNA GUIDA PER I “PICCOLI”
Le chiese, adesso, stanno iniziando ad aprire i portoni; pian piano, ricomincerà a tornare quotidiano quel contatto visivo che, per educatori ed animatori, rappresenta la principale dimostrazione d'affetto, di cura per migliaia di “acierrini”. Eppure, nel mezzo del lockdown, questo opuscolo ha aiutato a mantenere saldo il legame con la propria parrocchia. “Come stiamo vivendo la nostra fede? Il nostro “sentirci Chiesa” e il nostro senso di appartenenza all’Azione Cattolica? E come stiamo vivendo la nostra missione evangelizzatrice che, come educatori, ci siamo impegnati a portare avanti?”.
Impegno, passione, missione: sarebbe riduttivo riassumere in tre parole la presenza dell'ACR nella vita della Chiesa, eppure, spesso, è nella semplicità che va cercata la salvezza, affinché chiunque non abbia mai paura di salire su quella “barca in mezzo al mare”.
https://issuu.com/azionecattolicalecce/docs/incontro_educatori_acr_2020