I Giovani per la pace della comunità di Sant'Egidio di Lecce hanno sentito la necessità di fermarsi di fronte al male che colpisce tanti uomini e tante donne nel nostro tempo dedicando un pensiero particolare ad Eleonora e Daniele, giovani fidanzati, vittime di un assurdo e crudele atto di violenza.
C'è il bisogno di costruire una società migliore, fondata su una cultura di pace e di fraternità. Una società che corre incontro ai più deboli, agli emarginati, ai poveri e agli anziani.
Il mondo deve fermarsi davanti alla manifestazione così evidente dell'odio ma non per giudicare o rassegnarsi ma per riflettere e fare in modo di costruire un mondo diverso.
Sono tante le persone che chiedono aiuto ed altrettanti coloro che hanno paura di farlo. Nel nome e nel ricordo delle vittime della violenza molti giovani possono essere aiutati a vedere orizzonti migliori: esiste un'alternativa, una strada migliore dove aiutare significa essere aiutati, una strada dove nessuno è invisibile, nessuno è messo da parte, ma ognuno è se stesso ed è parte di qualcosa di più grande, una grande famiglia.
Di fronte alla crescente cultura dell'odio, i Giovani per la pace, dunque, si fermano per ascoltare Parole buone e per pregare per tutti coloro che hanno perso la vita ingiustamente. Così stasera, 9 ottobre alle 20, nel duomo di Lecce si terrà un memento preghiera, presieduto dal parroco da don Flavio De Pascali.
Sarà un importante momento di ricordo, di memoria e di riflessione.