Sabato e domenica scorsi si è tenuta presso l’oratorio San Giovanni Bosco di Merine, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Panama, un fine settimana di preghiera e meditazione con il vescovo Michele Seccia.
Hanno partecipato a questo evento circa cento ragazzi della diocesi. Il programma prevedeva per sabato l’incontro con il vescovo, a seguire la cena tutti insieme e la diretta della Veglia di preghiera da Panama.
Tanti sono stati gli spunti che Papa Francesco ha voluto lanciare ai giovani. “La salvezza che Dio ci dona è un invito a far parte di una storia d’amore” quella stessa che ha convolto Maria. E ancora lo stesso Santo Padre ha voluto continuare che proprio lei è “l’influencer di Dio” perché è “la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia… Dire ‘sì’ come Maria a questa storia d’amore è dire ‘sì’ ad essere strumenti per costruire, nei nostri quartieri, comunità ecclesiali capaci di percorrere le strade della città, di abbracciare e tessere nuove relazioni. Essere un ‘influencer’ nel secolo XXI significa essere custodi delle radici, custodi di tutto ciò che impedisce che la nostra vita diventi ‘gassosa’, che la nostra vita evapori nel nulla”.
Al termine della Veglia il pontefice ha invitato i giovani a non avere paura e soprattutto a riscoprire la bellezza di essere “vivi e svegli”. Durante la notte alcuni giovani sono rimasti in oratorio a dormire con sacchi a pelo e domenica mattina dopo le lodi mattutine animate dai ragazzi del Cammino Catecumenale, la celebrazione eucaristica presieduta da don Flavio De Pascali.